Il gup di Roma Luisanna Figliolia ha dato via libera al trasferimento della "pentita" delle nuove Brigate Rosse Cinzia Banelli in una località protetta, riferiscono fonti giudiziarie.

La settimana scorso il gup romano si era opposto al trasferimento disposto dal ministero dell'Interno e a cui i pm avevano dato parere favorevole, ma ha rivisto la propria posizione dopo avere riesaminato le carte.

A Banelli il 20 maggio scorso erano stati concessi dal Tribunale del riesame di Bologna gli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio del giuslavorista Marco Biagi, ucciso dalle Br nel capoluogo emiliano nel marzo 2002.

In precedenza la donna aveva già ottenuto i domiciliari per l'altra inchiesta in cui è coinvolta, quello per l'assassinio del consulente del ministero del Lavoro Massimo D'Antona, avvenuto nel maggio del 1999.

Banelli si era vista però negare in un primo momento il programma di protezione riservato di solito ai collaboratori di giustizia.

I magistrati hanno riconosciuto l'importanza della collaborazione dell'ex brigatista, condannata a 20 anni in primo grado nel processo D'Antona e a 16 per l'omicidio Biagi, che avrebbe rotto i rapporti con l'organizzazione eversiva già prima dell'arresto.