Da Reporter Associati del 26/01/2005

Comitato Indipendente per la Verità sulla Morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

"Per quanto mi riguarda aderisco molto volentieri e convintamente al Comitato e porterò l'adesione della Fnsi alla Giunta convocata per il 31 gennaio.
Grazie e buon lavoro a tutti".
Paolo Serventi Longhi
(Segretario Generale Fnsi)
Siamo cittadini, giornalisti, operatori dell'informazione, conosciamo e stimiamo Roberto di Nunzio, reporter indipendente, e fondatore del sito web www.reporterassociati.org.
Per quasi un anno Roberto di Nunzio è stato Consulente della Comissione Parlamentare d'Inchiesta sulla Morte di Ilaria Alpi, portando nel suo impegno istituzionale la passione e la professionalità che lo hanno fatto apprezare nel mondo dell'informazione indipendente. Consideriamo assolutamente pretestuoso e immotivato il suo allontanamento dalla Commissione deciso dal Presidente onorevole Carlo Taormina, che è arrivato a segnalare Roberto di Nunzio alla magistratura come un "depistatore" dei lavori della Commissione, una decisione che valutiamo come un preciso segnale politico di intimidazione contro un giornalista indipendente. Un segnale politico che ha raggiunto lo scopo di allontanare dai lavori della Commisione una delle memorie storiche del Caso Alpi, ci ha convinto a dar vita a un "Comitato Indipendente per la Verità sulla Morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin".

Facciamo appello ai giornalisti, agli operatori dell'informazione, alle forze politiche e parlamentari, alle organizzazioni che si battono a tutela della libertà di informazione, le associazioni in difesa dei diritti umani, le forze sociali che ancora dimostrano forte passione civile per l'impegno nella ricerca della verità, agli avvocati e ai giuristi democratici, di aderire al "Comitato Indipendente per la Verità sulla Morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin".

Bianca Cerri
Barbara G. Lisi
Franco Dino Fossi
Antonella Serafini
Federico Formisano
Franco Chiavegatti
Andrea Busolo
Patrizia Pira
Lello Voce
Bruno Ballardini
Massimo Mazza
Jamal Moh'd Jadallah
Tusio de Juliis
Leonardo Cosmai
Tito Gandini
Daniele John Angrisani
Andrea Santini
Mariella Scandura
Riccardo Orioles

Per aderire: comitatoilariaalpi@gmail.com



MANIFESTO COSTITUTIVO


"Comitato Indipendente per la Verità sulla Morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin"

Il Comitato si pone l'obiettivo di lavorare in modo indipendente per arrivare a conoscere, a quasi 11 anni dal duplice omicidio di Mogadiscio, le cause che hanno portato alla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e portare alla luce i segreti, i depistaggi, le omissioni che hanno coperto questo "caso" entrato ormai nella coscienza collettiva del nostro paese.

Per raggiungere i suoi obiettivi il Comitato invita gli aderenti, e coloro che in futuro aderiranno, a seguire con passione e interesse critico i lavori della "Commissione Parlamentare d'Inchiesta sulla Morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin", presieduta dall'onorevole Carlo Taormina (insediata nel febbario 2004) che continua a non rendere pubblici i propri lavori né le linee d'indagine percorse (e quelle che intende percorrere nel futuro), arrivando persino a ostacolare il lavoro dei giornalisti che vogliono seguire le sedute e conoscere i passi avanti fin quì compiuti dall'organo parlamentare.

Pretendere quindi dalla "Commissione Parlamentare" di partecipare alle audizioni come "pubblico" e/o come giornalisti - così come espressamente previsto dalla "Delibera Istutiva e Regolamento Interno" della Commissione approvato dalla Camera dei Deputati dove (per esempio) all'articolo 11 - "Publicità dei lavori" - comma 6 recita testualmente "Fatto salvo quanto previsto dal "comma 1" (la segretezza di alcune audizioni, ndr) la stampa e il pubblico possono essere ammessi a seguire lo svolgimento delle sedute in separati locali attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso". Disposizione questa sempre disattesa e mai applicata. E lì dove una seduta venga dichiarata "segreta" è fatto obbligo alla Comissione di comunicare pubblicamente i motivi che hanno spinto a dichiararla segreta.

La "Commissione Parlamentare d'Inchiesta" è l'ultima spiaggia per cercare di venire a capo al caso dell'uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, e capire in quale ambiente è maturato il duplice omicidio (il 20 marzo del 1994 a Mogadiscio) e le complicità che hanno coperto fin quì i mandanti e gli ispiratori. Con l'autorità che è stata conferita dal Parlamento alla Commissione d'Inchiesta, questa può ottenere ogni tipo di documentazione giudiziaria accumulata negli anni dalle Procure della Republica e dagli uffici di Polizia Giudiziaria che hanno indagato e investigato. Perfino gli ufici di Sisde e Sismi sono obbligati a formire la documentazione in loro possesso. Materiali e documenti delicatissimi (e in gran parte inediti) che per la prima, volta in quasi 11 anni è stato possibile far confluire contemporaneamente in un unico "luogo istituzionale" dove i Consulenti e i Comissari della Commissione devono (e dovranno) analizzarli con il massimo dell'onestà intellettuale. E, pur con il rispetto di tutte le prerogative di una Commissione d'Inchiesta, con il massimo della pubblicità...

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