FIRENZE, 11 FEBBRAIO 2006 - Il sindaco di firenze, Leonardo Domenici, ha partecipato alla cerimonia di coomemorazione di Lando Conti. L'ex primo cittadino di Firenze, sindaco per poco più di un anno tra il 1984 e il 1985, fu assassinato il 10 febbraio 1986, da un commando brigatista in via Faentina.

Queste le parole di Domenici: ''Sull' omicidio di Lando Conti non è mai stata fatta piena chiarezza, è necessario usare ogni minima traccia per riaprire il caso soprattutto dopo gli arresti di Nadia Desdemona Lioce e Cinzia Banelli che possono fornire nuovi elementi''.

La cerimonia si è svolta in Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento. Davvero significativo il commento di Domenici, che ha legato l'omicidio di Conti a quelli delle nuove Brigate Rosse: D'Antona e Biagi.

Furono quattro i brigatisti condannati per l'omicidio di Conti: Michele Mazzei, Fabio Ravalli, Maria Cappello hanno avuto l'ergastolo, 30 anni di reclusione invece per Marco Venturini. A condurre le indagini furono i magistrati fiorentini Piero Luigi Vigna e Gabriele Chelazzi.

Ma allora, chi manca all'appello? Chi deve ancora pagare per quell'omicidio? Nel 2003, proprio Chelazzi disse che sette o otto persone dovevano ancora essere individuate. In primis: chi fu l'esecutore materiale del delitto, colui che sparò a Lando conti? E ancora: chi guidava Fiat Uno rossa usata dal commando per raggiungere il luogo dell' agguato a Ponte alla Badia, vicino a Fiesole?