Francesca Mambro
Militante politico − Italia
Romana, figlia di un sottufficiale di polizia. Entrata in clandestinità nei NAR, l'hanno chiamata la "pasonaria nera" per il ruolo di primo piano assunto, nonostante la sua giovane età, nella destra eversiva. Arrestata dopo un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine, nel quale era rimasta ferita, ha subito la condanna all'ergastolo per l'omicidio del giudice Mario Amato, dell'agente Evangelista, del capitano della Digos, Straullo, per altre cinque uccisioni e, in primo grado, per la strage alla stazione di Bologna. Di quest'ultimo crimine si è sempre dichiarata innocente, ma ammette le altre gravi responsabilità, che le sono costate, complessivamente, 8 ergastoli: non tutti, va precisato, per aver compiuto materialmente l'omicidio, ma per concorso morale. E' stata condannata anche per alcune rapine a mano armata. E' moglie di Valerio Fioravanti.