SPC
Squadre Proletarie di Combattimento − Italia
Le Squadre Proletarie di Combattimento si formano a Milano nell'ambito del Movimento del 77 e in dialettica con l’esperienza armata di Prima Linea, ma con una propria autonomia politico-organizzativa.
Questa formazione si è mossa fondamentalmente su due terreni: il sabotaggio del prodotto industriale finito; la lotta contro gli spacciatori di eroina.
“Noi attacchiamo il prodotto finito perché ciò significa manifestare concretamente un atteggiamento di rifiuto non solo della produzione, ma del prodotto in generale”.
A partire da questa impostazione le squadre, a Milano, rivendicano vari attentati incendiari contro vetture dell’Alfa Romeo, in appoggio alle lotte operaie contro i sabati lavorativi.
Nella lotta contro gli spacciatori di eroina, le Squadre hanno colpito con ordigni incendiari vari locali pubblici, ritenuti centri di spaccio. In questo contesto esse hanno rivendicato anche l’attentato mortale contro Giampiero Grandi (Milano 7-11-78), indicato come spacciatore.
Questa formazione si è mossa fondamentalmente su due terreni: il sabotaggio del prodotto industriale finito; la lotta contro gli spacciatori di eroina.
“Noi attacchiamo il prodotto finito perché ciò significa manifestare concretamente un atteggiamento di rifiuto non solo della produzione, ma del prodotto in generale”.
A partire da questa impostazione le squadre, a Milano, rivendicano vari attentati incendiari contro vetture dell’Alfa Romeo, in appoggio alle lotte operaie contro i sabati lavorativi.
Nella lotta contro gli spacciatori di eroina, le Squadre hanno colpito con ordigni incendiari vari locali pubblici, ritenuti centri di spaccio. In questo contesto esse hanno rivendicato anche l’attentato mortale contro Giampiero Grandi (Milano 7-11-78), indicato come spacciatore.