Da Il mondo del 24/04/1998
Su Echelon parli Prodi
Gli italiani devono conoscere la verita' sul sistema di intercettazione "Uk Usa"
di Guido Gentili
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Una conferma tira l' altra e il caso Echelon rivelato da il Mondo comincia a incrinare il muro di silenzio che era stato eretto a protezione di un sistema globale di intercettazioni che i cittadini europei , statunitensi , canadesi , australiani e neozelandesi nemmeno potevano immaginare . E vale la pena , prima di avanzare qualche considerazione sul dibattito in Italia , ricordare per sommi capi che cosa ha scoperto il nostro giornale . Venerdi' 20 marzo il Mondo rivela i contenuti di un rapporto della Direzione generale ricerca del Parlamento europeo intitolato , significativamente , "Valutazione delle tecnologie di controllo politico" . Nel rapporto c' e' scritto che "In Europa tutte le telefonate , i fax e i testi di posta elettronica sono regolarmente intercettati , e dal centro strategico inglese di Menwith Hill le informazioni di interesse vengono trasferite al quartier generale della National Security Agency , l' agenzia di spionaggio elettronico americano" . A gestire questa rete immensa sono gli Stati Uniti in stretta collaborazione con altri quattro Paesi anglofoni : Gran Bretagna , Canada , Australia e Nuova Zelanda . La rete - battezzata Echelon - e' il frutto tecnologico piu' sofisticato dell' Uk Usa Security Agreement , il patto di collaborazione nella raccolta di "Signal Intelligence" stretto nel 1948 , accordo mai ufficialmente confermato dai suoi cinque partecipanti . Nella lunga stagione della guerra fredda , Uk Usa Echelon ha funzionato in chiave spionistica antisovietica e poi , via via , ha cambiato indirizzo . Satelliti , basi terrestri e super computer sono stati mobilitati - afferma il documento del Parlamento europeo - "contro obiettivi civili : governi , organizzazioni e aziende praticamente di ogni Paese del mondo" . Compresi , quindi , governi e paesi occidentali alleati . E ogni giorno , come risulta dall' inchiesta del nostro giornale , i "magnifici 5" pianificano insieme intercettazioni , decidono nuovi bersagli , si scambiano informazioni , coordinano l' azione di satelliti e computer . Non sfugge , in sede europea , la difficile posizione della Gran Bretagna , in sostanziale conflitto di interessi : da un lato partecipe dell' Unione europea , dall' altro legata a filo doppio con gli Usa , a tal punto che (grazie al patto Uk Usa) Londra e' protetta da qualsiasi attivita' di spionaggio industriale , diplomatico ed economico americano di cui , al contrario , sono bersaglio tutti i suoi partner europei . Settimana dopo settimana , il Mondo svela i misteri di Echelon e approda in Italia . Michael Frost , un ex agente canadese , racconta quando nel 1983 arrivo' a Roma per creare un centro d' ascolto nell' ambasciata : "Ci interessavano notizie economiche , informazioni sui terroristi , colloqui diplomatici" . Gli ex capi dei servizi segreti italiani confermano l' esistenza della rete Echelon . Luigi Ramponi , responsabile del Sismi dal luglio 1991 al luglio 1992 , afferma testualmente : "Appena arrivai al Sismi , ricordo che tra i Paesi di cui ci si poteva preoccupare maggiormente c' erano il Regno Unito e gli Stati Uniti . Se c' era qualcuno che aveva la possibilita' di violare i nostri segreti , erano proprio loro" . E i politici italiani erano al corrente ? "I politici a un certo livello e quelli che hanno competenze in questo settore sono sempre informati" , risponde Ramponi . Gia' , i politici . Le rivelazioni del Mondo fanno partire alcune interrogazioni parlamentari e il presidente del comitato parlamentare di controllo sui servizi , Franco Frattini , mette il caso Echelon all' ordine del giorno . Il Partito popolare chiede che il presidente del Consiglio Romano Prodi risponda in aula alla Camera . Tacciono (perche' , data l' importanza dell' argomento ?) i ministri Napolitano , Andreatta e Dini . Tace la sinistra , anche quella estrema . Tace la stampa di sinistra , che in passato ha versato fiumi di inchiostro sui misteri di Ustica , sulla struttura Gladio e su qualunque oggetto suscettibile di essere un "retroscena" . Ora , mentre di Echelon hanno gia' cominciato a occuparsi i giornali francesi e inglesi , aspettiamo Prodi e il governo . E noi insisteremo finche' non avranno parlato .
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