Da Il mondo del 12/02/1999

Echelon esiste, scusate il ritardo

di Claudio Gatti

La fantasia cinematografica ha sempre molto piu' appeal della realta' . Lo ha dimostrato anche il caso di Echelon, la rete di controllo e intercettazione delle telecomunicazioni internazionali creata e gestita dagli Stati Uniti in collaborazione con altri quattro Paesi anglofoni: Gran Bretagna, Canada, Australia e Nuova Zelanda. C' e' voluto un film perche' fosse raccolto l' allarme lanciato in Italia (e in Francia) dalle inchieste e dalle interviste che il Mondo ha cominciato a pubblicare a partire dal marzo scorso, riprese in prima pagina da giornali quali Liberation e Guardian. Prima dell' uscita di Nemico Pubblico, a parte qualche rara eccezione, i rappresentanti dello stato e i garanti di liberta' democratiche e diritti civili nelle istituzioni (primo fra tutti il garante della privacy, Stefano Rodota' ) non avevano dato troppo peso al problema. Come se si fosse parlato di Ufo, di qualcosa che puo' forse anche esistere ma su cui non vale la pena investire tempo ed energia per indagare. Il 24 aprile scorso, Romano Prodi, allora primo ministro, aveva dichiarato in Parlamento che di Echelon non ne sapeva nulla, aggiungendo che comunque a lui l' esistenza di un sistema capace di intercettare le telecomunicazioni planetarie sembrava poco credibile. Era evidentemente quello che gli avevano detto gli addetti ai lavori a cui si era rivolto dopo aver ricevuto la richiesta di rispondere a una interrogazione urgente del popolare Romano Carratelli. In una successiva intervista a il Mondo, la commissaria europea Emma Bonino aveva assunto una posizione molto piu' possibilista. "Non sono un ingegnere di telecomunicazioni", aveva detto, "ma sulla base dell' attuale sviluppo tecnologico non mi pare del tutto irrealizzabile". La commissaria aveva inoltre aggiunto che, nel caso l' esistenza di Echelon fosse stata confermata, sarebbe stata "una cosa sbalorditiva e preoccupante" perche' avrebbe costituito una minaccia alla privacy, alla sicurezza e alla libera concorrenza. Bonino aveva anche rivelato che la Commissione europea si era rivolta al governo della Gran Bretagna chiedendo una conferma o una smentita ufficiale sull' eventuale partecipazione di quel Paese al sistema Echelon e che Londra aveva risposto con il silenzio piu' assoluto. Sarebbe stato logico indignarsi e lanciare una campagna di protesta contro l' atteggiamento britannico. Invece anche la denuncia di Emma Bonino e' passata inosservata. Echelon e' rimasta una parola per addetti ai lavori. O per i fanatici della spy story. Poi e' arrivato il debutto sugli schermi di Nemico Pubblico. Ed ecco allora che rischi e pericoli di quel grande fratello elettronico di nome Echelon sono stati colti da tutti. Ecco che si sono poste le domande che prima nessuno aveva sentito il bisogno di porsi: chi ci controlla ? Che cosa si intercetta ? Che uso si fa delle comunicazioni intercettate ? Echelon ha finalmente colpito l' immaginario del Paese e dei rappresentanti delle istituzioni. Per chi da mesi si adopera a che si faccia chiarezza sulla questione, questo sviluppo non puo' naturalmente non fare piacere. Forse ora i cittadini italiani ed europei potranno avere le risposte che per mesi ne' il Mondo ne' la Commissione europea sono riusciti a ottenere. Grazie a Hollywood.

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