Cavallo, Sogno e la rivista «Pace e Libertà» Con riferimento a quanto pubblicato sul Corriere del 13 settembre nell’articolo «Luigi Cavallo, uomo dei misteri da Togliatti a Sogno» tengo a fare le seguenti precisazioni, per contribuire a una migliore ricostruzione della sua figura: Giorgio Pisanò non ha mai collaborato alla rivista Pace e libertà nei 10 mesi in cui mio marito fu direttore responsabile. Sono noti invece, fin dagli anni ’50, gli scontri tra mio marito e Giorgio Pisanò.

Pace e Libertà non ha avuto ruoli nella creazione del sindacato autonomo Sida in Fiat. Pace e Libertà è stata fondata nel 1953. Nel periodo in cui mio marito fu direttore responsabile, le inchieste della rivista concernevano il traffico di materiale strategico, i finanziamenti sovietici al Pci, le collusioni di alcuni esponenti del Pci con l’Ovra. Quando Luigi Cavallo interruppe i rapporti, Edgardo Sogno utilizzò la rivista a fini elettorali, poi venne chiusa fra il 1957 e il 1958. Il Sida sorse nel 1958 in seguito a una scissione della Cisl torinese provocata da Storti e Donat Cattin.
Il Sida è stato fondato dal socialdemocratico Bartoletti e dal democristiano Arrighi. Mio marito criticò quella scissione che indeboliva il sindacalismo democratico e appoggiò la Uil.

Si dice nell’articolo che mio marito intendesse il giornalismo sotto forma di «dossier riservati». In realtà Luigi Cavallo parlava e scriveva in 8 lingue, era uno specialista di storia dei trattati internazionali, fece ricerche e analisi per numerosi uomini politici europei, iniziò a scrivere sul giornale clandestino Stella Rossa nell’ottobre 1943 e smise il 9 luglio 2005 quando fu ricoverato d’urgenza, denunciò i brogli di Roberto Calvi con manifesti affissi sui muri di Milano, scrisse libri come «Petrolio, geopolitica e strategia», «Le prospettive dell’industria automoblistica», «Il Papa, l’islam e la Cia».
Lorenza Cavallo