Da La Repubblica del 10/04/1998
Originale su http://www.repubblica.it/online/fatti/fontana/siracusa/siracusa.html
Abuso d'ufficio e favoreggiamento per Sergio Siracusa ex direttore del Sismi, il servizio segreto militare
Piazza Fontana, indagato un generale dell'Arma
di AA.VV.
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ROMA - Arma dei Carabinieri nella bufera. Dopo l'accusa di concussione per il generale Delfino nella vicenda del sequestro Soffiantini, arriva ora un'altra grave notizia: il comandante generale dell'Arma, generale Sergio Siracusa, è indagato dalla procura di Venezia. Le ipotesi sono quelle di abuso d'ufficio e favoreggiamento
nell'ambito dell'inchiesta che il pm Felice Casson sta
conducendo sulle presunte irregolarità da parte di agenti del Sismi, di cui Siracusa è stato direttore, nelle indagini sulla strage di Piazza Fontana. La bufera, che oggi ha raggiunto gli altri vertici del'Arma, nei giorni e nelle settimane scorsi ha avuto una serie di passaggi politico-istituzionali di forte impatto: dalle rivelazioni del pentito Angelo Siino sul colonello Giancarlo Meli nel processo Andreotti, dalle dichiarazioni di Andreatta ("un generale dei carabinieri non può diventare comandante dell'Arma"), fino alle polemiche di questi ultimi giorni sullo scioglimento dei Ros.
Sergio Siracusa, ex direttore del Sismi, il servizio segreto militare, è indagato nelle inchieste su Piazza Fontana condotte a Milano dal giudice Guido Salvini e a Venezia dal giudice Felice Casson, che indaga sulle trame nere venete. Questa mattina il generale Siracusa è stato interrogato per mezz'ora dal pm veneziano. Casson aveva già ascoltato Siracusa nel passato in qualità di testimone, sempre come ex direttore del Sismi, ma aveva ricevuto l'opposizione del segreto istruttorio.
Il generale Siracusa si era rifiutato di rispondere su precisa disposizione del giudice istruttore Salvini, titolare dell'inchiesta sulla organizzazione di estrema destra "Fenice". In questa inchiesta Salvini aveva raccolto le testimonianze di due pentiti, Carlo Digilio e Martino Siciliano, indagando dopo l'esposto presentato dal medico veneziano ed esponente di "ordine Nuovo" Carlo Maria Maggi, uno dei principali indagati assieme a Delfo Zorzi per la strage di Piazza Fontana. Nell'esposto Maggi aveva denunciato presunte pressioni illecite da parte di un capitano dei Carabinieri il quale avrebbe sostenuto con lui di indagare su mandato del giudice Salvini e avrebbe offerto al medico veneziano denaro e protezione se avesse confessato l'attentato alla Banca Nazionale dell'Agricoltura del 12 dicembre 1969.
Il giudice Casson avrebbe accertato che Martino Siciliano, pentito e collaborante come Digilio, aveva già ricevuto una somma di denaro messa a disposizione dal Sismi tramite l'Arma dei Carabinieri. Proprio questo è il punto su cui il generale Siracusa sarebbe stato sentito la prima volta da Casson, e su cui ha opposto il segreto. Ciò che il pm veneziano vorrebbe sapere da Siracusa è in che modo e da chi quel pagamento venne autorizzato.
Il generale Siracusa, 61 anni, è dal 22 febbraio dello scorso anno comandante dell'Arma dei Carabinieri, un incarico che gli è stato affidato dal governo dopo aver diretto il Sismi dal 18 luglio 1994 al 3 novembre 1996. Tra i numerosi incarichi ricoperti nel corso della sua carriera, il generale Siracusa è stato addetto militare presso l'Ambasciata d'Italia a Washington, comandante della III Brigata Missili Aquileia, sottocapo di Stato Maggiore operativo al Comando Nato-Ftase e ispettore dell'Aviazione dell'Esercito.
nell'ambito dell'inchiesta che il pm Felice Casson sta
conducendo sulle presunte irregolarità da parte di agenti del Sismi, di cui Siracusa è stato direttore, nelle indagini sulla strage di Piazza Fontana. La bufera, che oggi ha raggiunto gli altri vertici del'Arma, nei giorni e nelle settimane scorsi ha avuto una serie di passaggi politico-istituzionali di forte impatto: dalle rivelazioni del pentito Angelo Siino sul colonello Giancarlo Meli nel processo Andreotti, dalle dichiarazioni di Andreatta ("un generale dei carabinieri non può diventare comandante dell'Arma"), fino alle polemiche di questi ultimi giorni sullo scioglimento dei Ros.
Sergio Siracusa, ex direttore del Sismi, il servizio segreto militare, è indagato nelle inchieste su Piazza Fontana condotte a Milano dal giudice Guido Salvini e a Venezia dal giudice Felice Casson, che indaga sulle trame nere venete. Questa mattina il generale Siracusa è stato interrogato per mezz'ora dal pm veneziano. Casson aveva già ascoltato Siracusa nel passato in qualità di testimone, sempre come ex direttore del Sismi, ma aveva ricevuto l'opposizione del segreto istruttorio.
Il generale Siracusa si era rifiutato di rispondere su precisa disposizione del giudice istruttore Salvini, titolare dell'inchiesta sulla organizzazione di estrema destra "Fenice". In questa inchiesta Salvini aveva raccolto le testimonianze di due pentiti, Carlo Digilio e Martino Siciliano, indagando dopo l'esposto presentato dal medico veneziano ed esponente di "ordine Nuovo" Carlo Maria Maggi, uno dei principali indagati assieme a Delfo Zorzi per la strage di Piazza Fontana. Nell'esposto Maggi aveva denunciato presunte pressioni illecite da parte di un capitano dei Carabinieri il quale avrebbe sostenuto con lui di indagare su mandato del giudice Salvini e avrebbe offerto al medico veneziano denaro e protezione se avesse confessato l'attentato alla Banca Nazionale dell'Agricoltura del 12 dicembre 1969.
Il giudice Casson avrebbe accertato che Martino Siciliano, pentito e collaborante come Digilio, aveva già ricevuto una somma di denaro messa a disposizione dal Sismi tramite l'Arma dei Carabinieri. Proprio questo è il punto su cui il generale Siracusa sarebbe stato sentito la prima volta da Casson, e su cui ha opposto il segreto. Ciò che il pm veneziano vorrebbe sapere da Siracusa è in che modo e da chi quel pagamento venne autorizzato.
Il generale Siracusa, 61 anni, è dal 22 febbraio dello scorso anno comandante dell'Arma dei Carabinieri, un incarico che gli è stato affidato dal governo dopo aver diretto il Sismi dal 18 luglio 1994 al 3 novembre 1996. Tra i numerosi incarichi ricoperti nel corso della sua carriera, il generale Siracusa è stato addetto militare presso l'Ambasciata d'Italia a Washington, comandante della III Brigata Missili Aquileia, sottocapo di Stato Maggiore operativo al Comando Nato-Ftase e ispettore dell'Aviazione dell'Esercito.
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