Da Corriere della Sera del 14/06/2005

Una lunga vicenda giudiziaria

Il massacro del 1975 al Circeo

Tre ragazzi bene invitarono due ragazza ad una festa nella villa di Ghira e lì le seviziarono e massacrarono

di AA.VV.

Romano ed ex pariolino, estremista di destra, 50 anni, Izzo è salito alla ribalta della cronaca nel 1975, con Gianni Guido e Andrea Ghira, per lo spaventoso episodio del Circeo. I tre ragazzi bene invitarono Maria Rosaria Lopez e Donatella Colasanti ad una festa nella villa di Ghira, al Circeo, e lì le seviziarono e massacrarono. La Lopez morì e la Colasanti si salvò, in terribili condizioni, fingendosi morta.
I corpi delle due ragazze furono abbandonati dai tre nel bagagliaio di un'auto, a Roma. Izzo e Guido furono arrestati il giorno dopo. Ghira è ancora latitante. Il processo, svoltosi nell'estate del 1976 davanti ai giudici della corte di assise di Latina, si concluse con la condanna degli imputati all'ergastolo, grazie alla ricostruzione fatta dalla Colasanti. I difensori degli imputati tentarono inutilmente di ottenere il riconoscimento di una totale o parziale capacità di intendere e volere dei loro assistiti. In appello (ottobre 1980) l'ergastolo fu confermato per Izzo e Ghira mentre a Guido furono riconosciute le attenuanti generiche e la pena fu tramutata in 30 anni di carcere.
Nel settembre del 1983 la Cassazione confermò la sentenza di appello. Durante la detenzione, Izzo comincia a collaborare con la giustizia, anche se spesso le sue dichiarazioni non hanno trovato riscontri. E altrettanto spesso ha anche cercato di evadere, con alterni risultati. Nel 1977 fallisce un tentativo di evasione dal carcere di Latina, facendosi scudo del maresciallo delle guardie di custodia. Nel gennaio 1986, nel supercarcere di Paliano, viene scoperto un altro piano di fuga a lui attribuito. Il 25 agosto 1993 riesce ad allontanarsi dal carcere di Alessandria, durante un permesso, ma viene arrestato a Parigi a metà settembre ed estradato in Italia. Nel 1995, mentre era nel carcere di Prato, confessa un omicidio, mai scoperto, che sarebbe avvenuto nel 1975.
Tre le «rivelazioni» di Izzo, un'accusa ad Andrea Ghira di aver sparato a Giorgiana Masi, usando le armi che avevano in dotazione nel gruppo eversivo di cui faceva parte, chiamato «Drago», e versioni (quasi tutte apprese in carcere) sulla strage di piazza Fontana, quella della stazione di Bologna, quella di piazza della Loggia a Brescia, l'uccisione di Mino Pecorelli, quella di Fausto e Iaio, quella di Piersanti Mattarella, e diversi altri episodi di terrorismo e mafia.

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