Da Corriere della Sera del 19/10/2006

Il documento con le registrazioni di Grillo: "Dopo Primavalle

"A capo dell'organizzazione un uomo potente, mai scoperto"

Di seguito alcuni brani delle dichiarazioni registrate di Manlio Grillo e della sua "intervistatrice":

di AA.VV.

IL "SALTO DEL FOSSO"
"Arrivò il momento che anche a me, purtroppo, venne fatta questa richiesta di voler decidere se era il caso, se me la sentivo, di entrare a far parte della lotta armata. Ricordo molto bene che questo fu un venerdì di gennaio del '73. Io dissi di sì".

IN PROVA
"Il capo, ufficialmente, della cellula che noi formammo era Marino. Fu un formalismo perché in realtà eravamo io e Achille. Noi dovevamo salvare la faccia. Ancora non avevamo comunicato a Potere operaio che volevamo uscire, che stavamo in prova per entrare nelle Brigate rosse".

IL MANDANTE
"Altri due compagni, di cui uno è il capo effettivamente, a te lo dico, era uno delle Br, che è quello che ci ha detto "fate 'sto nucleo, vediamo e poi...". Capisci? Quello è uno grosso. Quello sta fuori. Si è salvato pure da tutte le cose delle Brigate rosse. Non ho mai capito, nessuno ha mai fatto il nome di questo. È uno potente, adesso. Già allora era potente a livello politico, potente a 'sti livelli qua, delle Br e compagnia bella. Poi, del caso Moro. Hanno parlato tutti. Duemila persone in galera, e di lui? Mai hanno fatto il nome suo. Era quello che organizzava questi movimenti proletari, Radio onda rossa, Radio proletaria, era un leader carismatico, molto popolare. Capisci? Quindi, evidentemente, per rispetto.... Non è mai 'uscito' mai. Se lui sapeva di Primavalle? ... e come non lo sapeva, lì veramente c'è il progetto. Noi avevamo fatto 8 attentati. Ci siamo messi d'accordo con lui, faremo questo, questo, questo. Lui controllava, ci dava i soldi per comprare le cose. Era quello che mi dava i fiorini, marchi, faceva tutte le rapine. Anche adesso, nell'ambito della società, è rimasto proletario".

POTOP SI SCIOGLIE
"Il fatto di Primavalle fece sciogliere Potere operaio. Ci fu il congresso e si arrivò allo scioglimento, perché si inc... tutti, perché non riuscivano a controllare un c... Nessuno sopportò l'attacco mediatico attraverso la cosa di Primavalle. Valerio Morucci e Jaro Novak erano quelli che non erano più i generali, i militari, hai capito? Cioè, crollò una struttura e loro si ritrovarono in mezzo a una strada, infatti Morucci passò alle Brigate rosse".

LA RICONSEGNA DELLE ARMI
"Alessio Casimirri, appunto, che io avevo visto al volante della macchina con cui era arrivato Valerio Morucci la sera prima che io partissi, quando consegnai le mie cose, le mie dotazioni, diciamo così, tra cui la pistola, la famosa Walther PK, l'avevo consegnata a Valerio. Io ero lì con mitra, pistole, granate, caricatori. Queste l'ho ridate a lui, a Morucci, quando siamo andati dietro il carcere di Roma. La Walther gliel'ho data quella sera".

"MI HA ACCOMPAGNATO UN'ATTRICE"
"La sinistra extraparlamentare ha sempre avuto dei forti appoggi economici da attori e registi di sinistra, intellettuali, scrittori, ti posso fare un nome solamente perché è morto: Gian Maria Volontè. Tu sai che c'è un movimento fortissimo nell'elite della 'intelligenzia' italiana. Cioè quasi tutti erano di sinistra. C'era cultura e spettacolo. Insomma, i meglio. Io stesso sono stato accompagnato, quando sono andato da Roma a Milano, appunto ho detto la fuga, da Roma a Milano in treno, da un'attrice (è Paola Pitagora, si legge nel testo della trascrizione, ndr). Con tanto di collo di volpe, con i cani. M'hanno truccato con gli occhiali di vetro, con i baffi che mi cascavano da tutte le parti". Gian Maria Volontè o la Paola, dopo che è iniziata la guerra dura delle Brigate rosse... "Oh! cerca de scordarte della Paola". No, no. "Non si sa mai. Insomma, non facciamo cazzate". Dopo che è iniziata la lotta più dura, dopo che sono iniziati i morti, hanno continuato ad aiutarvi? "Sono spariti tutti. Nessuno di questi ha mai appoggiato le Br, appoggiavano la sinistra extraparlamentare".

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