Da La Repubblica del 28/11/2006

Il Prc si appella ai presidenti delle Camere. Il ministro Pecoraro Scanio: uno scandalo. Il Pdci: Guzzanti si dimetta da senatore

Mitrokhin, Amato apre un' inchiesta

'Voglio sapere se poliziotti o 007 condizionarono la commissione'

di Alberto Custodero

ROMA - Un' indagine per accertare se la commissione parlamentare Mitrokhin, presieduta dal senatore di Forza Italia Paolo Guzzanti, è stata condizionata dai servizi segreti italiani o stranieri. A disporla è stato Giuliano Amato, ministro dell' Interno, dopo che, ieri, su Repubblica, l' ex agente del Kgb Euvgenij Limarev ha svelato l' esistenza in Italia di un «gruppo di lavoro» che aveva l' obiettivo di documentare presunti legami di esponenti della sinistra italiana (primo fra tutti il premier Romano Prodi) con i servizi segreti prima sovietico e poi russo. Una nota del Viminale riferisce che «il ministro ha incaricato i vertici di Polizia, Carabinieri, Finanza e Sisde di verificare» un eventuale coinvolgimento di uomini del Sisde nelle attività che ruotarono attorno alla commissione Mitrokhin. Limarev, insieme ad Aleksandr Litvinenko (l' ex colonnello del Kgb avvelenato a Londra con il Polonio 210), è stato una delle «fonti» utilizzate dal dalla commissione Mitrokhin, in particolare dal consulente Mario Scaramella. Sull' esistenza di questa «intelligence parallela», quattro parlamentare dell' Unione (quelli che fanno parte del Copaco), hanno chiesto di sentire il ministro Amato, il senatore Guzzanti e i vertici degli 007. I parlamentari del Copaco Gianclaudio Bressa, Massimo Brutti, Milziade Caprili e Emanuele Fiano, ritengono «opportuna la presenza anche del ministro dell' Interno affinché riferisca su eventuali elementi di conoscenza da parte del Viminale, visto che è in ballo la credibilità del nostro sistema democratico e la tutela delle nostre istituzioni». I presidenti dei gruppi parlamentari di Rifondazione comunista di Camera e Senato, Gennaro Migliore e Giovanni Russo Spena, hanno chiesto l' intervento dei presidenti delle assemblee parlamentari, Fausto Bertinotti e Franco Marini, in qualità di «garanti della legalità costituzionale». «Sono emersi - hanno affermato i due capigruppo - percorsi di costruzione di falsi dossier contro partiti, dirigenti, presidenti di gruppi parlamentari di quella che era l' opposizione». Ma i punti più delicati, secondo Migliore e Russo Spena, sono due. «Il primo - affermano - è il chiarimento se vi sia stato un ruolo decisivo, una volontà determinata di Paolo Guzzanti, presidente della commissione Mitrokhin, nel costruire questi dossier da utilizzare a fini propagandistici ed elettorali contro le opposizioni. Il secondo punto rilevante è il ruolo avuto da due commissioni bicamerali (la Mitrokhin e quella Telekom Serbia), come "magli" utilizzati contro il centrosinistra». Alfonso Pecorario Scanio, ministro dell' Ambiente, è stato uno degli obiettivi dell' attività di dossieraggio. Dopo aver definito la vicenda «uno scandalo», ha annunciato un esposto alla magistratura che presenterà nei prossimi giorni dopo essersi consultato con i suoi avvocati. Per la capogruppo dei Verdi-Pdci al Senato, Manuela Palermi, «il ruolo svolto da Paolo Guzzanti è gravissimo e ci aspettiamo che abbia la dignità di dare le dimissioni da senatore della Repubblica (e non da presidente della Mitrokhin, come per errore le era stato attribuito in base a un' agenzia-ndr)».

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