Da L'Ora del 29/02/1972
Delitto Tumino
Sotto torchio il figlio di un magistrato
di Giovanni Spampinato
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A tre giorni dal delitto non ha ancora un volto l'assassino dell'ing. Angelo Tumino, barbaramente ucciso la notte tra venerdì e sabato nelle campagne del ragusano. Le indagini dei carabinieri proseguono sotto la direzione del procuratore della Repubblica di Ragusa, dott. Puglisi e del suo sostituto dott. Fera, che fino a tarda sera hanno interrogato alcune decine di persone fra cui il figlio di un magistrato di Ragusa, su cui si appuntano molti sospetti.
Nel primo pomeriggio di ieri è giunto a Ragusa il procuratore generale della Repubblica di Catania.
Le piste seguite sono diverse, e le indagini si presentano difficili per la complessa personalità della vittima e per le modalità dell'omicidio, studiato accuratamente ed eseguito con estremo sangue freddo. Tra le persone interrogate, molti amici dell'ucciso. Il fatto che sia stato posto sotto sequestro il materiale d'antiquariato acquistato dall'ing. Tumino lascia supporre che i sospetti degli inquirenti si siano accentrati nel mondo dei trafficanti di oggetti d'arte, di cui il Tumino era divenuto assiduo frequantatore. Ma che cosa poteva poteva spingere qualcuno a sopprimere l'ing. Tumino? Certo non tutto è chiaro nel commercio di oggetti d'arte. Poco tempo fa ci fu fatto notare che accanto a persone oneste e insospettabili operano individui che s'improvvisano e manovrano molto denaro di dubbia provenienza. Uno di questi sedicenti "mercanti d'artre"nei giorni scorsi fu protagonista di un singolare episodio: poco dopo aver acquistato un quadro presso un antiquario tornò chiedendo che gli fosse sostituito con un arredo sacro che valeva molto meno, senza per altro pretendere rimborsi per la differenza.
Che rapporti possano avere questi strani individui con l'ing. Tumino, che mostrava una morbosa passione per gli arredi sacri? Nei traffici di oggetti d'arte e materiale archeologico sembra sia coinvolto, seppure indirettamente, un deputato del MSI.
Ma queste al momento, ripetiamo, sono solo congetture. Il fatto certo è che gli investigatori interrogano soprattutto gli amici dello scomparso, e uno di questi è stato ieri tenuto sotto torchio per molte ore.
Nel primo pomeriggio di ieri è giunto a Ragusa il procuratore generale della Repubblica di Catania.
Le piste seguite sono diverse, e le indagini si presentano difficili per la complessa personalità della vittima e per le modalità dell'omicidio, studiato accuratamente ed eseguito con estremo sangue freddo. Tra le persone interrogate, molti amici dell'ucciso. Il fatto che sia stato posto sotto sequestro il materiale d'antiquariato acquistato dall'ing. Tumino lascia supporre che i sospetti degli inquirenti si siano accentrati nel mondo dei trafficanti di oggetti d'arte, di cui il Tumino era divenuto assiduo frequantatore. Ma che cosa poteva poteva spingere qualcuno a sopprimere l'ing. Tumino? Certo non tutto è chiaro nel commercio di oggetti d'arte. Poco tempo fa ci fu fatto notare che accanto a persone oneste e insospettabili operano individui che s'improvvisano e manovrano molto denaro di dubbia provenienza. Uno di questi sedicenti "mercanti d'artre"nei giorni scorsi fu protagonista di un singolare episodio: poco dopo aver acquistato un quadro presso un antiquario tornò chiedendo che gli fosse sostituito con un arredo sacro che valeva molto meno, senza per altro pretendere rimborsi per la differenza.
Che rapporti possano avere questi strani individui con l'ing. Tumino, che mostrava una morbosa passione per gli arredi sacri? Nei traffici di oggetti d'arte e materiale archeologico sembra sia coinvolto, seppure indirettamente, un deputato del MSI.
Ma queste al momento, ripetiamo, sono solo congetture. Il fatto certo è che gli investigatori interrogano soprattutto gli amici dello scomparso, e uno di questi è stato ieri tenuto sotto torchio per molte ore.
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