Da Corriere della Sera del 16/06/2007
L'operazione «Cold Case», che ha dato il nome alla serie tv, ha incastrato un membro del Ku Klux Klan: massacrò due giovani di colore in Mississippi
Killer razzista preso dopo 40 anni Così l'Fbi risolve i «casi freddi»
Vecchi delitti chiariti dalla tecnologia: la storia dei neri uccisi nel '64
di Guido Olimpio
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James Seale è un baldo giovanotto bianco, un irriducibile sudista, affiliato al Klan, quando decide di «dare una lezione» a due poveri ragazzi che avevano osato fare l'autostop. Charles Moore e Henry Dee sono sorpresi dagli incappucciati nel pomeriggio del 2 maggio 1964 mentre si recano ad una festa. La banda li tortura con bastoni e un piccolo scudiscio, poi li trasporta sulle rive del fiume Ole. Legati ad un blocco- motore di una jeep sono gettati, ancora vivi, nelle acque del torrente. I cadaveri sono scoperti mesi dopo durante le indagini sulla scomparsa di tre attivisti di colore. Un caso diventato famoso e raccontato nel film «Mississippi Burning». L'incrociarsi delle storie finisce per allontanare la verità. L'Fbi si dedica alla vicenda dei tre e lascia alla polizia locale il compito di far luce sull'omicidio di Moore e Dee indicando però i presunti colpevoli. Seale e il suo complice, il diacono Marcus Edwards. Ma all'epoca gli sceriffi bianchi non hanno alcuna voglia di dare la caccia al Klan e sono coperti dall'apparato 43 ANNI DOPO
James Ford Seale, 71 anni, condannato: sopra la foto segnaletica del 1964, a destra l'arrivo in tribunale
voce che sia morto. Se la bevono in molti mentre i nomi di Charles ed Eddie vanno ad aggiungersi a quelli di molti altri ragazzi afro-americani le cui vite sono state cancellate da assassini rimasti ignoti.

La sentenza è una spinta a cercare di far luce su altri delitti. L'Fbi e i Dipartimenti di polizia possono affrontare i «casi freddi» con nuovi strumenti scientifici. Dna, test chimici, macchine che vedono tracce invisibili sono fondamentali quando si scava nel passato. Permettono confronti una volta impensabili. I laboratori dalle luci soffuse raccontati in Csi spesso indicano la pista buona all'investigatore. Che sceso in archivio riporrà lo scatolone con la scritta «il caso è chiuso».
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