Da Archivio '900 del 15/01/2012
Dopo la tragedia della Costa
Lettera Procuratore Tribunale di Grosseto dell'Associazione Familiari delle vittime del Moby Prince
di Loris Rispoli
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Egregio procuratore,
Le rivolgiamo un accorato appello affinché la tragedia della Costa Concordia avvenuta all’Isola del Giglio non diventi un ulteriore tragico mistero irrisolto.
Troppe volte errori, negligenze, ritardi, omissioni della magistratura inquirente e giudicante hanno fatto sì che i colpevoli rimanessero impuniti.
Purtroppo, troppe volte è mancato il coraggio o la possibilità di inchiodare al banco degli imputati i veri responsabili di tragici eventi.
Noi familiari delle Vittime della tragedia del Moby prince e della strage di Viareggio del 29 giugno 2009 abbiamo fiducia in quelle istituzioni ed in quei magistrati che applicano con onestà le leggi, che sono incorruttibili, che non sono asserviti ad alcun potere.
Anche Lei con il suo lavoro può dare fiducia nella Giustizia ed è quello che noi ci auguriamo, come auspichiamo che in casi come questo non sia solo il comandante della nave a pagare, ma siano chiamati in causa chi lucra e risparmia sulla sicurezza e sulla salute dei passeggeri, oltre a commettere una grave aggressione all’ambiente, armatori e proprietari. Inoltre, deve cessare il gioco (navigare a poche decine di metri da coste e isole) contro il quale nessuno fino ad oggi è intervenuto.
Dietro ogni tragedia ci sono sempre precise responsabilità, niente avviene per caso o per fatalità. Occorre la volontà ed il coraggio di perseguirli.
Quello che i familiari delle vittime di queste stragi e che ogni cittadino pretende è che la Giustizia sia dalla parte delle Vittime e non dei responsabili e dei colpevoli.
Cordiali saluti
Loris Rispoli Daniela Rombi Riccardo Antonini
Associazione “140” Associazione “il Mondo che vorrei” Assemblea 29 giugno
Le rivolgiamo un accorato appello affinché la tragedia della Costa Concordia avvenuta all’Isola del Giglio non diventi un ulteriore tragico mistero irrisolto.
Troppe volte errori, negligenze, ritardi, omissioni della magistratura inquirente e giudicante hanno fatto sì che i colpevoli rimanessero impuniti.
Purtroppo, troppe volte è mancato il coraggio o la possibilità di inchiodare al banco degli imputati i veri responsabili di tragici eventi.
Noi familiari delle Vittime della tragedia del Moby prince e della strage di Viareggio del 29 giugno 2009 abbiamo fiducia in quelle istituzioni ed in quei magistrati che applicano con onestà le leggi, che sono incorruttibili, che non sono asserviti ad alcun potere.
Anche Lei con il suo lavoro può dare fiducia nella Giustizia ed è quello che noi ci auguriamo, come auspichiamo che in casi come questo non sia solo il comandante della nave a pagare, ma siano chiamati in causa chi lucra e risparmia sulla sicurezza e sulla salute dei passeggeri, oltre a commettere una grave aggressione all’ambiente, armatori e proprietari. Inoltre, deve cessare il gioco (navigare a poche decine di metri da coste e isole) contro il quale nessuno fino ad oggi è intervenuto.
Dietro ogni tragedia ci sono sempre precise responsabilità, niente avviene per caso o per fatalità. Occorre la volontà ed il coraggio di perseguirli.
Quello che i familiari delle vittime di queste stragi e che ogni cittadino pretende è che la Giustizia sia dalla parte delle Vittime e non dei responsabili e dei colpevoli.
Cordiali saluti
Loris Rispoli Daniela Rombi Riccardo Antonini
Associazione “140” Associazione “il Mondo che vorrei” Assemblea 29 giugno
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