Da Archivio '900 del 06/04/2012
Moby Prince, 21 anni dopo. Un appello
di Loris Rispoli
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Sono passati 21 anni ed è lecito che una comunità, un paese si dimentichi di un evento, la memoria si affievolisce, i protagonisti piano piano diminuiscono e se non ci fossero coloro che per scelta, spesso obbligata dall’evento si impegnano affinchè la memoria non si disperda, tutto andrebbe perduto. Noi vogliamo essere coloro che NON DIMENTICANO questa e tutte le tragedie del paese, perchè non abbiano a ripetersi, perché il ricordo di coloro che tragicamente ci hanno lasciato continui a camminarci accanto.
Con noi ci saranno le famiglie delle Vittime di Viareggio, da Casale Monferrato chi difende la Memoria delle Vittime dell’amianto, chi lotta contro le morti sul lavoro come la Toffolutti da Piombino.
La tragedia del moby prince ha toccato tutta l’Italia da Trapani a Bolzano, e martedi l’Italia dei mille Comuni sarà rappresentata a Livorno, ci saranno Regioni, Province e Comuni.
Ci saranno i familiari, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, del Veneto alle Marche, dalla Calabria all’Emilia per ricordare i loro congiunti insieme, uniti nel dolore e nel ricordo, uniti nella incessante richiesta di Giustizia,
Livorno sarà per un giorno, come ogni anno la loro città adottiva, li guarderà sfilare, li accompagnerà nel percorso, li abbraccerà come sempre fa una città ospitale.
I loro sguardi, le loro lacrime cercheranno i vostri, che non hanno risposte ma saranno ugualmente venati dal singhiozzo.
Livorno con la sua gente che sembra spesso volere scrollarsi di dosso questo dolore, non può restare a casa.
Livorno con le sue fiere tradizioni democratiche non può dimenticare.
Livorno del Volontariato, delle mille associazioni, degli operai e degli studenti, non può restare insensibile a una richiesta di solidarietà
Il 10 Aprile diventi il giorno del dolore, della memoria e della rivendicazione del diritto a sapere per tutti.
La Verità, la giustizia, se da una parte servono a lenire il dolore di chi ha perso un congiunto sono anche patrimonio collettivo di tutti.
Il 10 Aprile non ci saranno a Livorno molti campani, il sindaco di Torre del Greco On.
Borriello ha deciso che per motivi di bilancio non si poteva sovvenzionare il pulmann che ogni anno ha portano una 50 di familiari nella nostra città, quelle donne, quelle madri che carezzavano la lapide, che con gli occhi gonfi di dolore ma con fierezza portavano lo striscione o il lenzuolo con i nomi quest’anno non ci saranno.
I tagli di bilancio hanno impedito la loro partecipazione, una stupida e insignificante riga di bilancio gli toglie la possibilità di condividere il dolore e l’ansia di giustizia con tutti gli altri, certo lo faranno a casa loro, magari riunendosi sotto le finestre del sindaco che lo ha negato, ma per nessuno sarà lo stesso.
È con il cuore che chiedo a Livorno, alla mia città, ai miei concittadini di partecipare, sentitevi in dovere di sostituire, di moltiplicare quelle persone. quelle famiglie a cui il diritto a esserci è stato negato.
Grazie a tutti coloro che almeno per una volta sceglieranno di non restare a casa ma di essere protagonisti e partecipi della storia.
Loris Rispoli
Con noi ci saranno le famiglie delle Vittime di Viareggio, da Casale Monferrato chi difende la Memoria delle Vittime dell’amianto, chi lotta contro le morti sul lavoro come la Toffolutti da Piombino.
La tragedia del moby prince ha toccato tutta l’Italia da Trapani a Bolzano, e martedi l’Italia dei mille Comuni sarà rappresentata a Livorno, ci saranno Regioni, Province e Comuni.
Ci saranno i familiari, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, del Veneto alle Marche, dalla Calabria all’Emilia per ricordare i loro congiunti insieme, uniti nel dolore e nel ricordo, uniti nella incessante richiesta di Giustizia,
Livorno sarà per un giorno, come ogni anno la loro città adottiva, li guarderà sfilare, li accompagnerà nel percorso, li abbraccerà come sempre fa una città ospitale.
I loro sguardi, le loro lacrime cercheranno i vostri, che non hanno risposte ma saranno ugualmente venati dal singhiozzo.
Livorno con la sua gente che sembra spesso volere scrollarsi di dosso questo dolore, non può restare a casa.
Livorno con le sue fiere tradizioni democratiche non può dimenticare.
Livorno del Volontariato, delle mille associazioni, degli operai e degli studenti, non può restare insensibile a una richiesta di solidarietà
Il 10 Aprile diventi il giorno del dolore, della memoria e della rivendicazione del diritto a sapere per tutti.
La Verità, la giustizia, se da una parte servono a lenire il dolore di chi ha perso un congiunto sono anche patrimonio collettivo di tutti.
Il 10 Aprile non ci saranno a Livorno molti campani, il sindaco di Torre del Greco On.
Borriello ha deciso che per motivi di bilancio non si poteva sovvenzionare il pulmann che ogni anno ha portano una 50 di familiari nella nostra città, quelle donne, quelle madri che carezzavano la lapide, che con gli occhi gonfi di dolore ma con fierezza portavano lo striscione o il lenzuolo con i nomi quest’anno non ci saranno.
I tagli di bilancio hanno impedito la loro partecipazione, una stupida e insignificante riga di bilancio gli toglie la possibilità di condividere il dolore e l’ansia di giustizia con tutti gli altri, certo lo faranno a casa loro, magari riunendosi sotto le finestre del sindaco che lo ha negato, ma per nessuno sarà lo stesso.
È con il cuore che chiedo a Livorno, alla mia città, ai miei concittadini di partecipare, sentitevi in dovere di sostituire, di moltiplicare quelle persone. quelle famiglie a cui il diritto a esserci è stato negato.
Grazie a tutti coloro che almeno per una volta sceglieranno di non restare a casa ma di essere protagonisti e partecipi della storia.
Loris Rispoli
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