17. Conclusioni

Documento aggiornato al 27/12/2004
Pur convinta che si debba ulteriormente approfondire la materia, la Commissione ritiene di avere acquisito sufficienti elementi per potere esprimere un primo ragionato giudizio sui rapporti internazionali delle organizzazioni terroristiche italiane.
Esso coincide largamente con le opinioni espresse alla Commissione dall'onorevole Cossiga, dall'onorevole Rognoni, dal generale Dalla Chiesa, dai capi dei servizi.
Il terrorismo è indubbiamente un fenomeno autoctono, nato ed organizzatosi in Italia ed è stato costantemente diretto da menti italiane, innanzitutto dal così detto "nucleo storico" delle BR che ha continuato ancora per lungo tempo ad esercitare dal carcere un suo ruolo egemonico.
Esso si è avvalso dell'aiuto di simpatizzanti italiani e stranieri in altri paesi europei, grazie ai quali i suoi militanti hanno potuto trovare ospitalità e protezione nei momenti di maggiore pericolo.
Sotto questo profilo particolarmente utili alle organizzazioni terroristiche sono risultate le reti logistiche costituite in Francia.
Ci sono stati contatti e scambi di esperienze, di armi e di rifugi con altre organizzazioni terroristiche, ma soltanto quelli con la tedesca RAF hanno avuto una certa continuità.
Di grande utilità per i terroristi sono state le forniture di armi fatte nel secondo semestre del 1978 e nell'estate 1979 da gruppi palestinesi particolarmente interessati ad impegnare le BR in operazioni contro obiettivi israeliani e contro la NATO.
Da parte di servizi segreti stranieri sono stati operati tentativi di entrare in contatti con le BR, attraverso offerte di armi e di denaro, al fine di strumentalizzarle. Tali profferte non hanno avuto seguito per la estrema diffidenza delle BR verso tutti i servizi segreti.
Nei tempi più recenti si è manifestato un interesse dei servizi bulgari a stabilire contatti con le BR in coincidenza con il sequestro Dozier, prima operazione anti NATO condotta dall'organizzazione terroristica. In questa occasione le BR, modificando la loro linea tradizionale, hanno mostrato una notevole disponibilità a stabilire il rapporto.
Le due maggiori organizzazioni terroristiche (BR e PL) hanno sempre mantenuto una piena autonomia da organizzazioni straniere nella scelta dei loro obiettivi, ma il sequestro Dozier rappresenta una prima grave eccezione a questa linea.
I più recenti sviluppi del fenomeno terroristico, caratterizzati da una evidente crisi delle organizzazioni eversive e da un affievolito rigore ideologico delle loro ultime leve, coincidendo con il deterioramento della situazione internazionale, potrebbero anche determinare in futuro inquietanti aperture ad influenze straniere.
 
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