04. La svolta del 1960 e Aldo Moro

Commissione Parlamentare - Relazione Minoranza MSI

Documento aggiornato al 04/01/2005
Moro prepara Genova dall'autunno 1959 quando viene eletto Segretario della DC. Resterà alla guida del partito fino al dicembre del 1963, ma sin dai primi giorni cova quella svolta a sinistra che dovrà cambiare volto alla DC e incidere tanto negativamente nella società italiana. Fino al 1960 non esiste terrorismo, non esiste camorra né drangheta, la mafia è un fenomeno della Sicilia occidentale, la disoccupazione è vinta. Con l'avvento del centro-sinistra, dopo i fatti di Genova e la caduta di Tambroni, inizia quel lento ma inesorabile logoramento del tessuto sociale che disperde i tradizionali valori morali per far posto alla marxistizzazione di ogni settore, dalla scuola alla famiglia, dalle Forze dell'Ordine alle Forze Armate, dalla Magistratura all'apparato pubblico centrale e periferico. Attraverso i varchi aperti dalla nuova strategia filtra il veleno del lassismo e del permissivismo che addormenta la società, che droga moralmente i giovani, in attesa di drogarli materialmente (e occorrerà ancora poco tempo), che distrugge l'identità degli individui e del popolo. Aldo Moro guarda al mutare del comunismo e comincia a tessere la nuova DC per prepararla alla lunga marcia dell'avvicinamento. Non gli sfugge ciò che si rimuove e si trasforma nella società. Gli sfugge quanto inquinerà la società l'avere abbassato la guardia contro il marxismo.
 
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