7. Quadro sinottico sulle principali formazioni e sui fatti eversivi di questi ultimi anni
Dalla relazione della Commissione Parlamentare sul Terrorismo.
Documento aggiornato al 24/02/2006
Brigate Rosse – Partito Comunista Combattente (B.R.-P.C.C.)
L’organizzazione Brigate Rosse-Partito Comunista Combattente si è resa responsabile della seguente azione:
02/09/1993 – AVIANO (PORDENONE) Attentato contro base aerea USAF, con esplosione di colpi di pistola contro il muro di cinta della caserma e lancio di una bomba a mano contro la facciata esterna di edificio ivi destinato agli alloggi dei militari. A seguito di telefonata al quotidiano "La Repubblica", veniva rinvenuto un documento di rivendicazione nel quale venivano affrontate questioni di politica interna ed internazionale. Le indagini condotte dalla Polizia di Stato, consentirono di giungere ben presto alla identificazione ed all’arresto di 14 persone, implicate a vario titolo nell’azione. I massimi responsabili del gruppo (4 irriducibili noti per la pregressa militanza nelle BR/PCC) sono tuttora detenuti e si sono associati dal carcere alla rivendicazione dell’omicidio D’Antona.
Nuclei Comunisti Combattenti (N.C.C.)
L’organizzazione dei Nuclei Comunisti Combattenti si è resa responsabile delle seguenti azioni (in ordine cronologico):
18/10/1992 – ROMA Attentato (fallito, ordigno non esploso) presso sede della Confindustria in via dell’Astronomia. Il giorno seguente rivendicazione da parte dei "N.C.C." con un volantino di tre pagine, definito dagli inquirenti "di elevata caratura".
27/10/1992 – ROMA Lancio di volantini a firma "N.C.C." presso fermata "Anagnina" della metropolitana di Roma, rivendicanti il fallito attentato del 18/10/1992. Successivamente, a seguito di telefonata anonima, veniva rinvenuto lungo l’autostrada Roma-Fiumicino uno striscione, di nuovo a firma "N.C.C.".
27/10/1992 – ROMA Su autobus Atac, linea 64, veniva rinvenuto un ulteriore volantino di rivendicazione del fallito attentato del 18/10/1992, sempre da parte dei "N.C.C.".
27/10/1992 - PADOVA A seguito di telefonata dei Nuclei Comunisti Combattenti ad un quotidiano locale, veniva rinvenuto uno striscione appeso ad un cavalcavia ferroviario tra Treviso e Conegliano, sul quale apparivano un simbolo (stella a cinque punte inscritta in un cerchio) ed uno slogan a firma "N.C.C.".
25/11/1992 – TREVISO Telefonata dei Nuclei Comunisti Combattenti per la costruzione del P.C.C, recante minacce di morte contro dirigenti delle ditte Zanussi, Castro e Rossignolo.
25/12/1992 – TIVOLI (ROMA) Consegna ai carabinieri da parte del segretario della locale sezione del PSI di due volantini, con intestazione "Nuclei Comunisti Combattenti", rinvenuti circa 10 giorni prima.
10/01/1994 – ROMA Attentato in via Civiltà del lavoro n. 39 contro "Nato Defence College", - con danni alle cose ma non a persone - e successive rivendicazioni telefoniche ed anonime, una delle quali consentiva il rinvenimento di un volantino siglato "N.C.C. per la costruzione del P.C.C.", che rivendicava sia l’attentato contro il "Nato Defence College", sia "l’azione di Aviano". Il testo (di otto pagine) appariva di natura ideologico-programmatica.
05/04/1994 – ROMA Un arresto da parte della Polizia di Stato nell’ambito delle indagini sul fallito attentato del 18/10/1992 contro la sede della Confindustria.
28/05/1994 – ROMA Sequestro di un foglietto passato dalla brigatista irriducibile detenuta Lupo Rossella a brigatista irriducibile, pure detenuto, Galloni Franco, nel corso di un colloquio nel carcere di Rebibbia. Il messaggio conteneva considerazioni su posizioni da assumere rispetto ai "Nuclei Comunisti Combattenti " e all’attentato di Aviano del 2 settembre 1993.
13/08/1994 – ROMA Telefonate dei "Nuclei Comunisti Combattenti" ad organi di informazione e successivo rinvenimento di comunicato di smentita di loro responsabilità riguardo ad ordigno collocato il 14 agosto 1994 in via Panzani, angolo via del Giglio, a Firenze.
13/02/1995 – ROMA Arresto (a seguito di controllo stradale operato in via F. Eredia) di Fuccini Luigi e Matteini Fabio. Entrambi, pregiudicati, si dichiaravano prigionieri politici e militanti dei "Nuclei Comunisti Combattenti". Nel corso di successive perquisizioni domiciliari veniva rinvenuta nell’abitazione del Fuccini copia del volantino dei "N.C.C." già diffuso a Roma il 13 agosto 1994. Il mese successivo (24 marzo) veniva rinvenuta in una strada adiacente a quella dell’arresto del Fuccini e del Matteini un’automobile rubata, che si accertava essere stata a disposizione dei predetti, nella quale venivano ritrovate 4 pistole, tra cui una Beretta 92.
23/05/1997 – VENEZIA Telefonata di sedicente appartenente ai "Nuclei Comunisti Combattenti Armati" presso quotidiano locale, e registrazione di relativo comunicato indicante lineamenti di strategia politica e terroristica del predetto Nucleo. Nello stesso giorno altra telefonata presso stesso quotidiano locale, sempre a nome di citata organizzazione.
Nuclei Territoriali Antimperialisti (N.T.A.).
L’organizzazione dei Nuclei Territoriali Antimperialisti si è resa responsabile delle seguenti azioni (in ordine cronologico):
09/12/1995 – SACILE (PORDENONE) Pubblicazione di un volantino recante il simbolo della stella a cinque punte inscritta in un cerchio, intitolato "Nuovo Ordine Mondiale, Bosnia, Nucleare e Aviano" ed espressamente definito "Primo documento". Il testo (lasciato presso cabina telefonica) costituiva una sintesi di orientamento marxista con tematiche antimperialiste, anti USA e NATO, e lasciava presumere l’esistenza di un gruppo contiguo al Nucleo friulano delle B.R.-P.C.C., responsabile dell’attentato compiuto il 2 settembre 1993 ad Aviano.
12/12/1995 – MANIAGO (PORDENONE) Consegna a carabinieri di un volantino identico a quello rinvenuto a Sacile, ed asseritamente trovato in Vivaro (PN) presso un cestino per i rifiuti.
13/01/1996 – SPILIMBERGO (PORDENONE) Attentato contro l’automobile di un militare USA in servizio presso la base di Aviano (distruzione della vettura, nessun danno a persone). L’attentato precedeva di poche ore una programmata visita del Presidente USA Clinton alla base aerea. In seguito veniva rinvenuto un volantino di rivendicazione intitolato "Welcome Clinton" redatto a mano e recante l’intestazione "Nuclei Territoriali Antimperialisti". Il documento ricalcava gli orientamenti e le tematiche esposte nel volantino rinvenuto nel 1995 a Sacile e denotava una matrice comune anche in base ad elementi di carattere linguistico.
09/03/1996 – TRIESTE Rinvenimento ad opera della DIGOS di un volantino dattiloscritto di 4 pagine (segnalato da telefonata anonima) intestato "N.T.A.". Lo scritto era indicato come "Documento n. 3, estratto della prossima r.s. n. 1", e presentava lineamenti programmatici politico-terroristici; in particolare da segnalare l’esplicito riconoscimento della esperienza maturata dalle B.R.-P.C.C. e la "Costruzione di un Fronte Combattente Antimperialista", e l’appoggio all’attività terroristica delle B.R.-P.C.C. e dei N.C.C. .
07/09/1996 – PORDENONE Volantino recapitato ad un quotidiano locale, dal titolo "Antimperialismo fra recessione e strategia della tensione nell’Italia dei primi cento giorni", che riproponeva obiettivi politici e terroristici, e nel quale veniva indirizzata ai servizi segreti l’accusa di avere organizzato i piccoli attentati dinamitardi verificatisi nell’agosto 1996 in località balneari del Triveneto.
23/05/1997 – UDINE Incendio di un’automobile presso locale concessionaria della "Toyota" (con danni ad altre due vetture e ad altri apparecchi). Sul luogo veniva rinvenuto un volantino di rivendicazione con l’intestazione "N.T.A." seguita dalla scritta "Militanti Rivoluzionari per la costruzione del P.C.C.", nel quale venivano esposte le tesi della "lotta antimperialista", con ampi riferimenti anche alla situazione nel Perù.
12/09/1997 – ROMA A seguito di telefonata anonima, la DIGOS rinveniva un documento di 17 pagine a firma "N.T.A." intitolato: "Risoluzione strategica n. 01/B. Direzione strategica, settembre 1997". L’elaborato comprendeva una premessa di strategia politico-terroristica, nonché un elenco di obiettivi da attaccare, tra i quali numerosi nominativi della politica, del giornalismo e dell’imprenditoria (ma non D’Antona, né gli ambienti del Ministero del lavoro). Il testo appariva corrispondere alle anticipazioni preannunciate con il testo rinvenuto a Trieste il 9 marzo 1996. Per quanto riguarda l’analisi della situazione politica italiana, assumeva rilievo un forte interesse per la c.d. questione secessionista.
08/07/1998 – TRIESTE Un documento di 5 pagine a firma "N.T.A." veniva recapitato alla redazione di un quotidiano locale. Il testo presentava, secondo gli inquirenti, "analogie concettuali e assonanze linguistiche" con i precedenti documenti diffusi dalla stessa organizzazione.
12/09/1998 – PORDENONE A seguito di telefonata anonima veniva rinvenuta a Casarsa della Delizia (PN) una busta recante il simbolo della stella cerchiata e la sigla "N.T.A.", e contenente copia del testo diffuso l’8 luglio 1998, nonché un volantino ed una pallottola. Il volantino riportava, sotto al consueto frontespizio dei "nuclei" la sigla "Brigata Sergio Spazzali-Pino" (facente riferimento ad un componente delle Brigate Rosse, rifugiatosi nel 1982 in Francia, ed ivi morto nel 1994). Il presente documento si caratterizzava secondo gli inquirenti per "i toni intimidatori diretti ed immediati e le espressioni insolitamente pesanti".
06/03/1999 – PORDENONE Telefonata anonima presso quotidiano locale, preannunciante nuove azioni degli "N.T.A.", e contenente riferimenti al rinvenimento di materiale avvenuto il 12 settembre 1998.
07/03/1999 – TRIESTE Telefonata anonima, asseritamente da parte "N.T.A.", analoga a quella del 6 marzo precedente a Pordenone.
25/03/1999 – ROMA Messaggio telematico (e.mail) e breve documento intitolato "Comunicato di B.R.-P.C.C. e N.T.A. di ripresa della lotta armata", indirizzati a quotidiano "La Repubblica". La preannunciata "offensiva rivoluzionaria", secondo gli inquirenti, "sembra scaturire dall’inizio del conflitto nella ex Jugoslavia".
03/04/1999 – AVIANO (PORDENONE) Incendio di un’automobile di proprietà di una cittadina USA e successiva rivendicazione per mezzo di un volantino, contenente tematiche antimperialiste ed in linea con i documenti precedenti. Secondo gli inquirenti l’organizzazione pareva "che non disponesse" di capacità e di risorse "tali da poter realizzare vere e proprie azioni di lotta armata, e si circoscrive all’area geografica del Nord-Est (…) e alle province di Pordenone ed Udine".
12/04/1999 – CORDENONS (PORDENONE) Incendio di un’automobile di proprietà di un militare USA in servizio presso la base di Aviano. Nelle vicinanze veniva rinvenuta la copia della rivendicazione dell’altro attentato compiuto il 3 aprile 1999 ad Aviano.
17/04/1999 – VERONA Attentati dinamitardi ed incendiari notturni, rispettivamente contro una sezione dei Democratici di Sinistra e contro la sede del loro comitato cittadino, entrambi provocanti danni alle cose. Tutti e due gli attentati venivano rivendicati telefonicamente, con richiami a rivendicazioni di attentati precedenti ad Aviano e Cordenons, e si preannunciava "un documento politico complessivo di rivendicazione delle azioni di Vicenza, Cordenons e Verona in coincidenza del prossimo attacco della guerriglia urbana rivoluzionaria".
06/05/1999 – FIUME VENETO (PORDENONE) Attentato incendiario contro automobile di proprietà di una militare USA in servizio presso la base aerea di Aviano. La rivendicazione da parte dei "N.T.A." veniva fatta ritrovare con un volantino a Pordenone il giorno dopo.
07/05/1999 – PORDENONE Rinvenimenti presso la stazione ferroviaria di Pordenone di 15 volantini a firma "N.T.A-P.C.C.", nonché di un altro analogo volantino nei pressi di un negozio nei dintorni. L’elaborato, di due pagine, rivendicava due azioni compiute il 17 aprile 1999 a Verona, rispettivamente contro la "Casa del Popolo" (frequentata da aderenti del PDS) e contro una sezione del PDS (incendio di una porta). Gli estensori dichiaravano peraltro cessata la fase di attacchi in corso, preannunciando adeguamenti strategici "nella prospettiva di guerra di lunga durata".
11/05/1999 – ROMA Attentato incendiario notturno contro il portone di ingresso presso la sede DS di via Sprovieri (nessun danno ai locali, né a persone) e relativa rivendicazione telefonica.
12/05/1999 – PORDENONE-TREVISO I "N.T.A." "Cellula Carlo Pulcini" facevano rinvenire il "Comunicato n. 3" con il quale – oltre a riproporre concetti generali già espressi in precedenza – riconoscevano la paternità di diversi attentati e ne smentivano altri a loro attribuiti, ascrivendo questi ultimi "all’azione controrivoluzionaria dei Servizi".
L’organizzazione Brigate Rosse-Partito Comunista Combattente si è resa responsabile della seguente azione:
02/09/1993 – AVIANO (PORDENONE) Attentato contro base aerea USAF, con esplosione di colpi di pistola contro il muro di cinta della caserma e lancio di una bomba a mano contro la facciata esterna di edificio ivi destinato agli alloggi dei militari. A seguito di telefonata al quotidiano "La Repubblica", veniva rinvenuto un documento di rivendicazione nel quale venivano affrontate questioni di politica interna ed internazionale. Le indagini condotte dalla Polizia di Stato, consentirono di giungere ben presto alla identificazione ed all’arresto di 14 persone, implicate a vario titolo nell’azione. I massimi responsabili del gruppo (4 irriducibili noti per la pregressa militanza nelle BR/PCC) sono tuttora detenuti e si sono associati dal carcere alla rivendicazione dell’omicidio D’Antona.
Nuclei Comunisti Combattenti (N.C.C.)
L’organizzazione dei Nuclei Comunisti Combattenti si è resa responsabile delle seguenti azioni (in ordine cronologico):
18/10/1992 – ROMA Attentato (fallito, ordigno non esploso) presso sede della Confindustria in via dell’Astronomia. Il giorno seguente rivendicazione da parte dei "N.C.C." con un volantino di tre pagine, definito dagli inquirenti "di elevata caratura".
27/10/1992 – ROMA Lancio di volantini a firma "N.C.C." presso fermata "Anagnina" della metropolitana di Roma, rivendicanti il fallito attentato del 18/10/1992. Successivamente, a seguito di telefonata anonima, veniva rinvenuto lungo l’autostrada Roma-Fiumicino uno striscione, di nuovo a firma "N.C.C.".
27/10/1992 – ROMA Su autobus Atac, linea 64, veniva rinvenuto un ulteriore volantino di rivendicazione del fallito attentato del 18/10/1992, sempre da parte dei "N.C.C.".
27/10/1992 - PADOVA A seguito di telefonata dei Nuclei Comunisti Combattenti ad un quotidiano locale, veniva rinvenuto uno striscione appeso ad un cavalcavia ferroviario tra Treviso e Conegliano, sul quale apparivano un simbolo (stella a cinque punte inscritta in un cerchio) ed uno slogan a firma "N.C.C.".
25/11/1992 – TREVISO Telefonata dei Nuclei Comunisti Combattenti per la costruzione del P.C.C, recante minacce di morte contro dirigenti delle ditte Zanussi, Castro e Rossignolo.
25/12/1992 – TIVOLI (ROMA) Consegna ai carabinieri da parte del segretario della locale sezione del PSI di due volantini, con intestazione "Nuclei Comunisti Combattenti", rinvenuti circa 10 giorni prima.
10/01/1994 – ROMA Attentato in via Civiltà del lavoro n. 39 contro "Nato Defence College", - con danni alle cose ma non a persone - e successive rivendicazioni telefoniche ed anonime, una delle quali consentiva il rinvenimento di un volantino siglato "N.C.C. per la costruzione del P.C.C.", che rivendicava sia l’attentato contro il "Nato Defence College", sia "l’azione di Aviano". Il testo (di otto pagine) appariva di natura ideologico-programmatica.
05/04/1994 – ROMA Un arresto da parte della Polizia di Stato nell’ambito delle indagini sul fallito attentato del 18/10/1992 contro la sede della Confindustria.
28/05/1994 – ROMA Sequestro di un foglietto passato dalla brigatista irriducibile detenuta Lupo Rossella a brigatista irriducibile, pure detenuto, Galloni Franco, nel corso di un colloquio nel carcere di Rebibbia. Il messaggio conteneva considerazioni su posizioni da assumere rispetto ai "Nuclei Comunisti Combattenti " e all’attentato di Aviano del 2 settembre 1993.
13/08/1994 – ROMA Telefonate dei "Nuclei Comunisti Combattenti" ad organi di informazione e successivo rinvenimento di comunicato di smentita di loro responsabilità riguardo ad ordigno collocato il 14 agosto 1994 in via Panzani, angolo via del Giglio, a Firenze.
13/02/1995 – ROMA Arresto (a seguito di controllo stradale operato in via F. Eredia) di Fuccini Luigi e Matteini Fabio. Entrambi, pregiudicati, si dichiaravano prigionieri politici e militanti dei "Nuclei Comunisti Combattenti". Nel corso di successive perquisizioni domiciliari veniva rinvenuta nell’abitazione del Fuccini copia del volantino dei "N.C.C." già diffuso a Roma il 13 agosto 1994. Il mese successivo (24 marzo) veniva rinvenuta in una strada adiacente a quella dell’arresto del Fuccini e del Matteini un’automobile rubata, che si accertava essere stata a disposizione dei predetti, nella quale venivano ritrovate 4 pistole, tra cui una Beretta 92.
23/05/1997 – VENEZIA Telefonata di sedicente appartenente ai "Nuclei Comunisti Combattenti Armati" presso quotidiano locale, e registrazione di relativo comunicato indicante lineamenti di strategia politica e terroristica del predetto Nucleo. Nello stesso giorno altra telefonata presso stesso quotidiano locale, sempre a nome di citata organizzazione.
Nuclei Territoriali Antimperialisti (N.T.A.).
L’organizzazione dei Nuclei Territoriali Antimperialisti si è resa responsabile delle seguenti azioni (in ordine cronologico):
09/12/1995 – SACILE (PORDENONE) Pubblicazione di un volantino recante il simbolo della stella a cinque punte inscritta in un cerchio, intitolato "Nuovo Ordine Mondiale, Bosnia, Nucleare e Aviano" ed espressamente definito "Primo documento". Il testo (lasciato presso cabina telefonica) costituiva una sintesi di orientamento marxista con tematiche antimperialiste, anti USA e NATO, e lasciava presumere l’esistenza di un gruppo contiguo al Nucleo friulano delle B.R.-P.C.C., responsabile dell’attentato compiuto il 2 settembre 1993 ad Aviano.
12/12/1995 – MANIAGO (PORDENONE) Consegna a carabinieri di un volantino identico a quello rinvenuto a Sacile, ed asseritamente trovato in Vivaro (PN) presso un cestino per i rifiuti.
13/01/1996 – SPILIMBERGO (PORDENONE) Attentato contro l’automobile di un militare USA in servizio presso la base di Aviano (distruzione della vettura, nessun danno a persone). L’attentato precedeva di poche ore una programmata visita del Presidente USA Clinton alla base aerea. In seguito veniva rinvenuto un volantino di rivendicazione intitolato "Welcome Clinton" redatto a mano e recante l’intestazione "Nuclei Territoriali Antimperialisti". Il documento ricalcava gli orientamenti e le tematiche esposte nel volantino rinvenuto nel 1995 a Sacile e denotava una matrice comune anche in base ad elementi di carattere linguistico.
09/03/1996 – TRIESTE Rinvenimento ad opera della DIGOS di un volantino dattiloscritto di 4 pagine (segnalato da telefonata anonima) intestato "N.T.A.". Lo scritto era indicato come "Documento n. 3, estratto della prossima r.s. n. 1", e presentava lineamenti programmatici politico-terroristici; in particolare da segnalare l’esplicito riconoscimento della esperienza maturata dalle B.R.-P.C.C. e la "Costruzione di un Fronte Combattente Antimperialista", e l’appoggio all’attività terroristica delle B.R.-P.C.C. e dei N.C.C. .
07/09/1996 – PORDENONE Volantino recapitato ad un quotidiano locale, dal titolo "Antimperialismo fra recessione e strategia della tensione nell’Italia dei primi cento giorni", che riproponeva obiettivi politici e terroristici, e nel quale veniva indirizzata ai servizi segreti l’accusa di avere organizzato i piccoli attentati dinamitardi verificatisi nell’agosto 1996 in località balneari del Triveneto.
23/05/1997 – UDINE Incendio di un’automobile presso locale concessionaria della "Toyota" (con danni ad altre due vetture e ad altri apparecchi). Sul luogo veniva rinvenuto un volantino di rivendicazione con l’intestazione "N.T.A." seguita dalla scritta "Militanti Rivoluzionari per la costruzione del P.C.C.", nel quale venivano esposte le tesi della "lotta antimperialista", con ampi riferimenti anche alla situazione nel Perù.
12/09/1997 – ROMA A seguito di telefonata anonima, la DIGOS rinveniva un documento di 17 pagine a firma "N.T.A." intitolato: "Risoluzione strategica n. 01/B. Direzione strategica, settembre 1997". L’elaborato comprendeva una premessa di strategia politico-terroristica, nonché un elenco di obiettivi da attaccare, tra i quali numerosi nominativi della politica, del giornalismo e dell’imprenditoria (ma non D’Antona, né gli ambienti del Ministero del lavoro). Il testo appariva corrispondere alle anticipazioni preannunciate con il testo rinvenuto a Trieste il 9 marzo 1996. Per quanto riguarda l’analisi della situazione politica italiana, assumeva rilievo un forte interesse per la c.d. questione secessionista.
08/07/1998 – TRIESTE Un documento di 5 pagine a firma "N.T.A." veniva recapitato alla redazione di un quotidiano locale. Il testo presentava, secondo gli inquirenti, "analogie concettuali e assonanze linguistiche" con i precedenti documenti diffusi dalla stessa organizzazione.
12/09/1998 – PORDENONE A seguito di telefonata anonima veniva rinvenuta a Casarsa della Delizia (PN) una busta recante il simbolo della stella cerchiata e la sigla "N.T.A.", e contenente copia del testo diffuso l’8 luglio 1998, nonché un volantino ed una pallottola. Il volantino riportava, sotto al consueto frontespizio dei "nuclei" la sigla "Brigata Sergio Spazzali-Pino" (facente riferimento ad un componente delle Brigate Rosse, rifugiatosi nel 1982 in Francia, ed ivi morto nel 1994). Il presente documento si caratterizzava secondo gli inquirenti per "i toni intimidatori diretti ed immediati e le espressioni insolitamente pesanti".
06/03/1999 – PORDENONE Telefonata anonima presso quotidiano locale, preannunciante nuove azioni degli "N.T.A.", e contenente riferimenti al rinvenimento di materiale avvenuto il 12 settembre 1998.
07/03/1999 – TRIESTE Telefonata anonima, asseritamente da parte "N.T.A.", analoga a quella del 6 marzo precedente a Pordenone.
25/03/1999 – ROMA Messaggio telematico (e.mail) e breve documento intitolato "Comunicato di B.R.-P.C.C. e N.T.A. di ripresa della lotta armata", indirizzati a quotidiano "La Repubblica". La preannunciata "offensiva rivoluzionaria", secondo gli inquirenti, "sembra scaturire dall’inizio del conflitto nella ex Jugoslavia".
03/04/1999 – AVIANO (PORDENONE) Incendio di un’automobile di proprietà di una cittadina USA e successiva rivendicazione per mezzo di un volantino, contenente tematiche antimperialiste ed in linea con i documenti precedenti. Secondo gli inquirenti l’organizzazione pareva "che non disponesse" di capacità e di risorse "tali da poter realizzare vere e proprie azioni di lotta armata, e si circoscrive all’area geografica del Nord-Est (…) e alle province di Pordenone ed Udine".
12/04/1999 – CORDENONS (PORDENONE) Incendio di un’automobile di proprietà di un militare USA in servizio presso la base di Aviano. Nelle vicinanze veniva rinvenuta la copia della rivendicazione dell’altro attentato compiuto il 3 aprile 1999 ad Aviano.
17/04/1999 – VERONA Attentati dinamitardi ed incendiari notturni, rispettivamente contro una sezione dei Democratici di Sinistra e contro la sede del loro comitato cittadino, entrambi provocanti danni alle cose. Tutti e due gli attentati venivano rivendicati telefonicamente, con richiami a rivendicazioni di attentati precedenti ad Aviano e Cordenons, e si preannunciava "un documento politico complessivo di rivendicazione delle azioni di Vicenza, Cordenons e Verona in coincidenza del prossimo attacco della guerriglia urbana rivoluzionaria".
06/05/1999 – FIUME VENETO (PORDENONE) Attentato incendiario contro automobile di proprietà di una militare USA in servizio presso la base aerea di Aviano. La rivendicazione da parte dei "N.T.A." veniva fatta ritrovare con un volantino a Pordenone il giorno dopo.
07/05/1999 – PORDENONE Rinvenimenti presso la stazione ferroviaria di Pordenone di 15 volantini a firma "N.T.A-P.C.C.", nonché di un altro analogo volantino nei pressi di un negozio nei dintorni. L’elaborato, di due pagine, rivendicava due azioni compiute il 17 aprile 1999 a Verona, rispettivamente contro la "Casa del Popolo" (frequentata da aderenti del PDS) e contro una sezione del PDS (incendio di una porta). Gli estensori dichiaravano peraltro cessata la fase di attacchi in corso, preannunciando adeguamenti strategici "nella prospettiva di guerra di lunga durata".
11/05/1999 – ROMA Attentato incendiario notturno contro il portone di ingresso presso la sede DS di via Sprovieri (nessun danno ai locali, né a persone) e relativa rivendicazione telefonica.
12/05/1999 – PORDENONE-TREVISO I "N.T.A." "Cellula Carlo Pulcini" facevano rinvenire il "Comunicato n. 3" con il quale – oltre a riproporre concetti generali già espressi in precedenza – riconoscevano la paternità di diversi attentati e ne smentivano altri a loro attribuiti, ascrivendo questi ultimi "all’azione controrivoluzionaria dei Servizi".