1977
02. Cronologia dell'anno dell'odio - Gennaio
Tratto dal libro "Una sparatoria tranquilla", Odradek Edizioni
Documento aggiornato al 16/05/2007
SABATO 1: a Roma due bottiglie molotov esplodono nell’atrio del cinema “Savoia” dove si sta proiettando La lunga notte di Entebbe, il film sul blitz israeliano nell’aereo francese dirottato dai palestinesi in Uganda. A Monza un ordigno con 8 chili di tritolo e pezzi di acciaio, avvolto in carta da regalo, viene fatto rotolare contro la caserma dei carabinieri dopo che alcuni colpi di pistola sono stati sparati verso l’ingresso.
LUNEDÌ 3: a Treviso tredici detenuti, tra cui il BR Prospero Gallinari, evadono dal carcere di Santa Bona.
GIOVEDI 6: a Fossombrone evadono sei detenuti, tra cui il BR Massimo Maraschi.
VENERDÌ 7: a Roma le Formazioni Armate Territoriali rivendicano l’attentato incendiario ai magazzini Standa di piazza San Giovanni di Dio.
SABATO 8: a Roma. dopo la riunione della Federazione romana, il Pci decide di organizzare una serie di iniziative per sconfiggere la violenza politica che vuole “scardinare lo Stato democratico nato con la Resistenza”.
DOMENICA 9: a Roma tra domenica e mercoledì vengono compiuti otto attentati. Saltano numerose cabine dell’ENEL mentre a Ostia, in un albergo dove si era tenuto il congresso provinciale dell’Msi, esplode una bomba carta.
LUNEDÌ 10: a Roma, nella notte tra domenica e lunedì, all’EUR, viene dato alle fiamme il Palazzo dei Congressi, che avrebbe dovuto ospitare il congresso nazionale dell’Msi. L’attentato viene rivendicato dai Nuovi Partigiani.
MARTEDI 11: a Roma, in serata, nel quartiere Prenestino, alcuni giovani di sinistra che affiggono manifesti contro il congresso dell’Msi si azzuffano con agenti di una volante in servizio nella zona. Sempre a Roma vengono compiuti due attentati incendiari in 24 ore: due bottiglie incendiarie distruggono l’auto del segretario di una sezione della Dc, e nel pomeriggio un tentativo di incendio viene compiuto all’archivio dell’INAM, a Primavalle. A Mestre, per uno spettacolo del cantautore Giorgio Gaber, centinaia di giovani che tentano di entrare senza pagare si scontrano con la polizia e vengono inseguiti nel centro della città, dove infrangono vetrine di negozi e danneggiano auto.
MERCOLEDÌ 12: a Genova viene rapito dalle BR Piero Costa, rampollo di una delle più note famiglie di industriali e armatori della città. A Bologna vengono incendiate dalle BR le auto di un cronista giudiziario, Santini, e del segretario provinciale della Dc, Coliva.
VENERDI 14: a Roma avvengono numerosi incidenti durante la manifestazione indetta dalla Sinistra rivoluzionaria contro l’XI congresso del Msi, all’hotel Midas. Una parte dei manifestanti da corso Vittorio devia verso Prati. Numerose bottiglie incendiarie vengono lanciate contro la polizia. A piazza Risorgimento vengono fatti lanci di molotov anche contro la libreria Maraldi. Secondo la polizia i manifestanti avrebbero anche fatto uso di armi da fuoco, contro gli agenti e le volanti. Il sindaco Giulio Carlo Argan convoca in Campidoglio il Comitato per la difesa dell’ordine democratico.
SABATO 15: a Roma una bomba carta distrugge una centralina dell’ENEL in via Traili. A Firenze avvengono scontri tra polizia e femministe che contestano un convegno antiabortista. Le manifestanti, circa quattrocento, vengono trascinate fuori e alcune di esse vengono picchiate dai partecipanti al congresso “Per la difesa della vita nascente”.
DOMENICA l6: a Roma, fra le 3 e le 6,30 prende fuoco la sede del Pci di via del Corallo.
LUNEDÌ l7: a Napoli una partecipata assemblea studentesca decide una settimana di mobilitazione nell’Università contro la circolare Malfatti del 3 dicembre che abolisce la liberalizzazione dei piani di studio.Già il 24 dicembre ’76, a Palermo gli studenti avevano occupato la facoltà di Lettere per protestare contro questa circolare.
MARTEDÌ 18: a Roma esplode una molotov davanti all’ingresso della sezione della Dc di via Acireale. A Roma 2.000 femministe del MLD (Movimento di Liberazione della Donna) e del CISA (Centro Italiano Sterilizzazione e Aborto) protestano per la legge sull’aborto davanti a Montecitorio. A Roma il giocatore della Lazio Re Cecconi viene ucciso da un gioielliere mentre finge una rapina per scherzo.
MERCOLEDÌ 19: a Milano nella notte una ventina di fascisti armati di pistole aggrediscono tre giovani di sinistra e fuggono nella sede del Msi-DN di viale Murillo. Il giorno seguente la questura ne arresta 19.
GIOVEDÌ 20: a Genova le BR incendiano le auto di due dirigenti industriali.
VENERDÌ 21: a Roma, per aver partecipato ad una manifestazione non autorizzata vengono condannati Daniele Pifano e Fabrizio Panzieri, già accusato di concorso morale nell’uccisione dello studente fascista Mikis Mantakas in via Ottaviano. Con un duro comunicato il Collettivo autonomo universitario attacca il PM, moglie del sostituto procuratore Luciano Infelisi, PM nel processo per i fatti di via Ottaviano.
LUNEDI 24 A Napoli migliaia di persone, tra personale precario, docenti e studenti, si riuniscono nuovamente in assemblea all’Università. A Torino viene catturato Domenico Di Napoli, militante dei NAP, evaso il 2 dal carcere di Treviso. A Torino le BR incendiano le auto di tre esponenti della Dc.
MARTEDÌ 25: a Roma vengono esplosi colpi di arma da fuoco contro l’abitazione di un giovane di sinistra, Riccardo Boso, di 23 anni. Seguono alcuni incidenti a Montesacro tra fascisti e gruppi di autonomi. A Roma la Digos arresta lo studente di desta Bruno Giulianelli, che viene accusato di aver spedito al sindaco Giulio Carlo Argan un bossolo di mitragliatrice.
A Roma centinaia di donne presidiano in mattinata l’aula della I sezione penale della Corte d’appello, dove si svolge il dibattimento conclusivo per gli stupri e l’omicidio del 74 al Circeo, che termina con la conferma della condanna per i fascisti accusati. A Milano cinque giovani vengono condannati (a 8 anni complessivi) per il tentativo di autoriduzione e gli scontri del 7 dicembre ’76 davanti al teatro alla Scala, quando i Circoli del proletariato giovanile avevano stupito l’opinione pubblica assediando a lungo il teatro per impedire la “prima” della stagione. Dopo una vana guerriglia, i fermati erano stati 250, i feriti circa 170.
GIOVEDÌ 27: a Roma nella notte i fascisti assaltano la Casa dello Studente.
VENERDÌ 28: a Roma i fascisti compiono un’incursione nella facoltà di Medicina.
DOMENICA 30: a Capalbio Scalo si tiene una manifestazione contro l’installazione della centrale nucleare a Montalto di Castro. Migliaia di persone occupano la stazione ferroviaria interrompendo per alcune ore il traffico sulla Roma-Torino.
LUNEDÌ 31: ad Arrone (Terni) le BR attaccano una caserma dei carabinieri. A Latina i neo-fascisti Angelo Izzo e Gianni Guido, autori del massacro del Circeo, tentano di evadere e prendono in ostaggio una guardia. [A Madrid vengono arrestati tre fascisti ricercati dall’Interpol: Marco Pozzan, ricercato per la strage di piazza Fontana, Elio Massagrande e Eliodoro Pomar, ricercati per il golpe Borghese e la fondazione di Ordine Nuovo.]
LUNEDÌ 3: a Treviso tredici detenuti, tra cui il BR Prospero Gallinari, evadono dal carcere di Santa Bona.
GIOVEDI 6: a Fossombrone evadono sei detenuti, tra cui il BR Massimo Maraschi.
VENERDÌ 7: a Roma le Formazioni Armate Territoriali rivendicano l’attentato incendiario ai magazzini Standa di piazza San Giovanni di Dio.
SABATO 8: a Roma. dopo la riunione della Federazione romana, il Pci decide di organizzare una serie di iniziative per sconfiggere la violenza politica che vuole “scardinare lo Stato democratico nato con la Resistenza”.
DOMENICA 9: a Roma tra domenica e mercoledì vengono compiuti otto attentati. Saltano numerose cabine dell’ENEL mentre a Ostia, in un albergo dove si era tenuto il congresso provinciale dell’Msi, esplode una bomba carta.
LUNEDÌ 10: a Roma, nella notte tra domenica e lunedì, all’EUR, viene dato alle fiamme il Palazzo dei Congressi, che avrebbe dovuto ospitare il congresso nazionale dell’Msi. L’attentato viene rivendicato dai Nuovi Partigiani.
MARTEDI 11: a Roma, in serata, nel quartiere Prenestino, alcuni giovani di sinistra che affiggono manifesti contro il congresso dell’Msi si azzuffano con agenti di una volante in servizio nella zona. Sempre a Roma vengono compiuti due attentati incendiari in 24 ore: due bottiglie incendiarie distruggono l’auto del segretario di una sezione della Dc, e nel pomeriggio un tentativo di incendio viene compiuto all’archivio dell’INAM, a Primavalle. A Mestre, per uno spettacolo del cantautore Giorgio Gaber, centinaia di giovani che tentano di entrare senza pagare si scontrano con la polizia e vengono inseguiti nel centro della città, dove infrangono vetrine di negozi e danneggiano auto.
MERCOLEDÌ 12: a Genova viene rapito dalle BR Piero Costa, rampollo di una delle più note famiglie di industriali e armatori della città. A Bologna vengono incendiate dalle BR le auto di un cronista giudiziario, Santini, e del segretario provinciale della Dc, Coliva.
VENERDI 14: a Roma avvengono numerosi incidenti durante la manifestazione indetta dalla Sinistra rivoluzionaria contro l’XI congresso del Msi, all’hotel Midas. Una parte dei manifestanti da corso Vittorio devia verso Prati. Numerose bottiglie incendiarie vengono lanciate contro la polizia. A piazza Risorgimento vengono fatti lanci di molotov anche contro la libreria Maraldi. Secondo la polizia i manifestanti avrebbero anche fatto uso di armi da fuoco, contro gli agenti e le volanti. Il sindaco Giulio Carlo Argan convoca in Campidoglio il Comitato per la difesa dell’ordine democratico.
SABATO 15: a Roma una bomba carta distrugge una centralina dell’ENEL in via Traili. A Firenze avvengono scontri tra polizia e femministe che contestano un convegno antiabortista. Le manifestanti, circa quattrocento, vengono trascinate fuori e alcune di esse vengono picchiate dai partecipanti al congresso “Per la difesa della vita nascente”.
DOMENICA l6: a Roma, fra le 3 e le 6,30 prende fuoco la sede del Pci di via del Corallo.
LUNEDÌ l7: a Napoli una partecipata assemblea studentesca decide una settimana di mobilitazione nell’Università contro la circolare Malfatti del 3 dicembre che abolisce la liberalizzazione dei piani di studio.Già il 24 dicembre ’76, a Palermo gli studenti avevano occupato la facoltà di Lettere per protestare contro questa circolare.
MARTEDÌ 18: a Roma esplode una molotov davanti all’ingresso della sezione della Dc di via Acireale. A Roma 2.000 femministe del MLD (Movimento di Liberazione della Donna) e del CISA (Centro Italiano Sterilizzazione e Aborto) protestano per la legge sull’aborto davanti a Montecitorio. A Roma il giocatore della Lazio Re Cecconi viene ucciso da un gioielliere mentre finge una rapina per scherzo.
MERCOLEDÌ 19: a Milano nella notte una ventina di fascisti armati di pistole aggrediscono tre giovani di sinistra e fuggono nella sede del Msi-DN di viale Murillo. Il giorno seguente la questura ne arresta 19.
GIOVEDÌ 20: a Genova le BR incendiano le auto di due dirigenti industriali.
VENERDÌ 21: a Roma, per aver partecipato ad una manifestazione non autorizzata vengono condannati Daniele Pifano e Fabrizio Panzieri, già accusato di concorso morale nell’uccisione dello studente fascista Mikis Mantakas in via Ottaviano. Con un duro comunicato il Collettivo autonomo universitario attacca il PM, moglie del sostituto procuratore Luciano Infelisi, PM nel processo per i fatti di via Ottaviano.
LUNEDI 24 A Napoli migliaia di persone, tra personale precario, docenti e studenti, si riuniscono nuovamente in assemblea all’Università. A Torino viene catturato Domenico Di Napoli, militante dei NAP, evaso il 2 dal carcere di Treviso. A Torino le BR incendiano le auto di tre esponenti della Dc.
MARTEDÌ 25: a Roma vengono esplosi colpi di arma da fuoco contro l’abitazione di un giovane di sinistra, Riccardo Boso, di 23 anni. Seguono alcuni incidenti a Montesacro tra fascisti e gruppi di autonomi. A Roma la Digos arresta lo studente di desta Bruno Giulianelli, che viene accusato di aver spedito al sindaco Giulio Carlo Argan un bossolo di mitragliatrice.
A Roma centinaia di donne presidiano in mattinata l’aula della I sezione penale della Corte d’appello, dove si svolge il dibattimento conclusivo per gli stupri e l’omicidio del 74 al Circeo, che termina con la conferma della condanna per i fascisti accusati. A Milano cinque giovani vengono condannati (a 8 anni complessivi) per il tentativo di autoriduzione e gli scontri del 7 dicembre ’76 davanti al teatro alla Scala, quando i Circoli del proletariato giovanile avevano stupito l’opinione pubblica assediando a lungo il teatro per impedire la “prima” della stagione. Dopo una vana guerriglia, i fermati erano stati 250, i feriti circa 170.
GIOVEDÌ 27: a Roma nella notte i fascisti assaltano la Casa dello Studente.
VENERDÌ 28: a Roma i fascisti compiono un’incursione nella facoltà di Medicina.
DOMENICA 30: a Capalbio Scalo si tiene una manifestazione contro l’installazione della centrale nucleare a Montalto di Castro. Migliaia di persone occupano la stazione ferroviaria interrompendo per alcune ore il traffico sulla Roma-Torino.
LUNEDÌ 31: ad Arrone (Terni) le BR attaccano una caserma dei carabinieri. A Latina i neo-fascisti Angelo Izzo e Gianni Guido, autori del massacro del Circeo, tentano di evadere e prendono in ostaggio una guardia. [A Madrid vengono arrestati tre fascisti ricercati dall’Interpol: Marco Pozzan, ricercato per la strage di piazza Fontana, Elio Massagrande e Eliodoro Pomar, ricercati per il golpe Borghese e la fondazione di Ordine Nuovo.]