Dossier BNL Roma-Atlanta-Baghdad
Edito da Kaos Edizioni, 2004
378 pagine, € 18,00
ISBN 8879531328
di Lanfranco Palazzolo
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Il testo integrale delle relazioni finali delle due “Commissioni parlamentari d’inchiesta sulla uti- lizzazione dei finanziamenti concessi all’Iraq dalla filiale di Atlanta della Banca Nazionale del Lavoro” (X e XI legislatura). Relazioni approvate all’unanimità il 22 aprile 1992 e il 23 febbraio 1994.
«Una vicenda in cui la frode bancaria non è che elemento forse secondario di più vasti disegni politico-militari...».
«È di queste settimane l’espressa ammissione, da parte del presidente Bush (a fronte delle rivelazioni provenienti dal Congresso e dalla stampa), di iniziative di sostegno all’Iraq che si sono estese dall’inizio della presidenza Reagan nei primi anni Ottanta alla stessa Amministrazione Bush sino a epoca di poco precedente la guerra del Golfo. Che il graduale sviluppo di Atlanta come centro di finanziamento specifico e preminente dell’Iraq sia del tutto casuale e indipendente, anziché organicamente strumentale, rispetto a un disegno cui non erano estranei quanto meno ambienti del complesso politico-militare-industriale americano, appare conclusione difficilmente credibile...».
«Immediatamente dopo il 4 agosto 1989 in America la vicenda viene dapprima frettolosamente archiviata dalla stampa come uno scandalo economico-bancario che riguardava soprattutto l’Italia, e solo dopo molti mesi ci si accorse che esso era principalmente uno scandalo politico americano».
«È quanto meno sospetta la circostanza che i prestiti irregolari all’Iraq siano stati concessi dalla banca [Bnl, ndr] di un Paese [l’Italia, ndr] che, avendo incassato dal governo di Baghdad ingenti somme per la vendita di una squadra navale, non aveva poi potuto consegnare il naviglio per ragioni di politica internazionale... Nell’agosto 1989 Saddam Hussein non era ancora il “nuovo Hitler”, il “mostro”, il pazzo sanguinario armato di bomba atomica...».
Il testo integrale delle relazioni finali delle due “Commissioni parlamentari d’inchiesta sulla uti- lizzazione dei finanziamenti concessi all’Iraq dalla filiale di Atlanta della Banca Nazionale del Lavoro” (X e XI legislatura). Relazioni approvate all’unanimità il 22 aprile 1992 e il 23 febbraio 1994.
«Una vicenda in cui la frode bancaria non è che elemento forse secondario di più vasti disegni politico-militari...».
«È di queste settimane l’espressa ammissione, da parte del presidente Bush (a fronte delle rivelazioni provenienti dal Congresso e dalla stampa), di iniziative di sostegno all’Iraq che si sono estese dall’inizio della presidenza Reagan nei primi anni Ottanta alla stessa Amministrazione Bush sino a epoca di poco precedente la guerra del Golfo. Che il graduale sviluppo di Atlanta come centro di finanziamento specifico e preminente dell’Iraq sia del tutto casuale e indipendente, anziché organicamente strumentale, rispetto a un disegno cui non erano estranei quanto meno ambienti del complesso politico-militare-industriale americano, appare conclusione difficilmente credibile...».
«Immediatamente dopo il 4 agosto 1989 in America la vicenda viene dapprima frettolosamente archiviata dalla stampa come uno scandalo economico-bancario che riguardava soprattutto l’Italia, e solo dopo molti mesi ci si accorse che esso era principalmente uno scandalo politico americano».
«È quanto meno sospetta la circostanza che i prestiti irregolari all’Iraq siano stati concessi dalla banca [Bnl, ndr] di un Paese [l’Italia, ndr] che, avendo incassato dal governo di Baghdad ingenti somme per la vendita di una squadra navale, non aveva poi potuto consegnare il naviglio per ragioni di politica internazionale... Nell’agosto 1989 Saddam Hussein non era ancora il “nuovo Hitler”, il “mostro”, il pazzo sanguinario armato di bomba atomica...».
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