Il caso Moro. La teoria cospirativa e i suoi fondamenti
Edito da La Riflessione Editore, 2005
60 pagine, € 6,00
ISBN 8890185023
di Davide Zedda
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Il Caso Moro? Ancora lontano dalla soluzione. Nuove ed interessanti rivelazioni in questo piccolo saggio inchiesta.
Il Caso Moro? Ancora lontano dalla soluzione. Nuove ed interessanti rivelazioni in questo piccolo saggio inchiesta.
Recensione
16 marzo 1978, ore 9.15: un commando di brigatisti rossi tende un agguato in Via Mario Fani al Presidente del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana. Aldo Moro viene caricato a forza su una 132 blu, la sua scorta annientata. La scena che si presenta ai primi poliziotti, curiosi e giornalisti giunti sul posto è agghiacciante. Sangue e morte sono ovunque…
Dopo quasi trent’anni le immagini di quel rapimento sono ancora nitide nella nostra mente. Molto si è scritto sulle Brigate Rosse e sul loro attacco al cuore dello Stato. Dopo una breve parentesi di riflessione storica e politica su quei giorni (Si veda per esempio “Il caso Moro”, di Agostino Giovagnoli…”) i fantasmi del caso Moro ritornano incombenti sulle pagine di questo piccolo ma intenso libro di Davide Zedda. L’autore quasi a voler arginare la deriva storicista impegnata a fissare unilateralmente e per sempre i contorni della vicenda più oscura della prima repubblica, mette nero su bianco nuovamente le cose che non tornano. Eccone alcune, brevemente:
Un infiltrato dell’Arma dei Carabinieri “Franco”, venne a sapere del rapimento circa 15 minuti prima che avvenisse. Perché non avvisò nessuno?
Al momento della sparatoria, a soli duecento metri dal punto dell’agguato era parcheggiato con la sua auto il Colonnello Guglielmi, agente del SISMI e membro di Gladio. Dichiarò, soltanto dieci anni dopo, di essersi trovato in zona poiché stava andando a pranzo da un amico. Alle 09.00…
Aldo Moro usciva ogni mattina con cinque borse; nel corso degli anni ne vennero ritrovate solamente 3. Cosa contenevano le altre due? Perché non vennero mai ritrovate?
Con un ritmo incalzante ogni capitolo del libro conduce il lettore sempre più lontano dalle certezze storiche e processuali emerse fino ad oggi. Non ci sono risposte o rivelazioni eclatanti in questo libro di Davide Zedda ed è lui stesso a metterlo nero su bianco prima di iniziare. L’intenzione dell’autore è quindi quella di alimentare e dare sostanza al dubbio, alla teoria cospirativa che tanto affascina il nostro Paese.
Roberto Bortone
16 marzo 1978, ore 9.15: un commando di brigatisti rossi tende un agguato in Via Mario Fani al Presidente del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana. Aldo Moro viene caricato a forza su una 132 blu, la sua scorta annientata. La scena che si presenta ai primi poliziotti, curiosi e giornalisti giunti sul posto è agghiacciante. Sangue e morte sono ovunque…
Dopo quasi trent’anni le immagini di quel rapimento sono ancora nitide nella nostra mente. Molto si è scritto sulle Brigate Rosse e sul loro attacco al cuore dello Stato. Dopo una breve parentesi di riflessione storica e politica su quei giorni (Si veda per esempio “Il caso Moro”, di Agostino Giovagnoli…”) i fantasmi del caso Moro ritornano incombenti sulle pagine di questo piccolo ma intenso libro di Davide Zedda. L’autore quasi a voler arginare la deriva storicista impegnata a fissare unilateralmente e per sempre i contorni della vicenda più oscura della prima repubblica, mette nero su bianco nuovamente le cose che non tornano. Eccone alcune, brevemente:
Un infiltrato dell’Arma dei Carabinieri “Franco”, venne a sapere del rapimento circa 15 minuti prima che avvenisse. Perché non avvisò nessuno?
Al momento della sparatoria, a soli duecento metri dal punto dell’agguato era parcheggiato con la sua auto il Colonnello Guglielmi, agente del SISMI e membro di Gladio. Dichiarò, soltanto dieci anni dopo, di essersi trovato in zona poiché stava andando a pranzo da un amico. Alle 09.00…
Aldo Moro usciva ogni mattina con cinque borse; nel corso degli anni ne vennero ritrovate solamente 3. Cosa contenevano le altre due? Perché non vennero mai ritrovate?
Con un ritmo incalzante ogni capitolo del libro conduce il lettore sempre più lontano dalle certezze storiche e processuali emerse fino ad oggi. Non ci sono risposte o rivelazioni eclatanti in questo libro di Davide Zedda ed è lui stesso a metterlo nero su bianco prima di iniziare. L’intenzione dell’autore è quindi quella di alimentare e dare sostanza al dubbio, alla teoria cospirativa che tanto affascina il nostro Paese.
Roberto Bortone
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