Omicidio a Mogadiscio. L'ultimo vescovo al crepuscolo della Somalia
Edito da Paoline Editoriale Libri, 2006
147 pagine, € 9,50
ISBN 8831530224
di Paladini Dario
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Il 9 luglio 1989 un somalo spara un colpo al cuore di monsignor Salvatore Colombo, vescovo di Mogadiscio che, in poche ore, muore. Dopo quasi 17 anni le domande circa l’omicidio rimangono ancora in sospeso.
L’autore di questo libro ricostruisce la storia di mons. Colombo attraverso le testimonianze di coloro che gli vivevano accanto, e indaga sulle possibili cause dell’omicidio, presentando alcune ipotesi. C'è un aspetto dell'operato del vescovo che fa riflettere, il meno noto: i suoi tentativi di scongiurare una guerra civile che covava da tempo, come la brace sotto la cenere.
Monsignor Colombo era l’emblema di una nuova presenza cristiana in Somalia, Paese al 99% musulmano, e il simbolo di una Chiesa che sceglie di farsi conoscere per le opere caritative, per il servizio ai somali. Ha saputo intrattenere rapporti improntati alla sincerità e al rispetto sia con le autorità somale, sia con la gente comune. Certamente il suo stile disinteressato può aver dato fastidio ai tanti che approfittavano per lucrare sugli aiuti provenienti dall’estero, ma mons. Colombo aveva dalla sua parte migliaia di somali, quasi tutti musulmani, che avevano beneficiato del suo aiuto.
Il libro presenta anche uno spaccato della situazione sociale e politica della Somalia prima e dopo l’omicidio.
L'opera di mons. Colombo non è cessata con la sua morte, ma prosegue attraverso le mani e i volti delle suore della Consolata, le uniche religiose presenti in Somalia, e di mons. Bertin, amministratore apostolico di Mogadiscio, come raccontano le pagine di questo libro.
Introduzione di mons. Giorgio Bertin
Contributo del sen. Giovanni Bersani
Interviste a Mario Raffaelli, inviato del governo italiano per la Somalia
e sr. Marzia Feurra, missionaria della Consolata da oltre trent’anni in Somalia
Il 9 luglio 1989 un somalo spara un colpo al cuore di monsignor Salvatore Colombo, vescovo di Mogadiscio che, in poche ore, muore. Dopo quasi 17 anni le domande circa l’omicidio rimangono ancora in sospeso.
L’autore di questo libro ricostruisce la storia di mons. Colombo attraverso le testimonianze di coloro che gli vivevano accanto, e indaga sulle possibili cause dell’omicidio, presentando alcune ipotesi. C'è un aspetto dell'operato del vescovo che fa riflettere, il meno noto: i suoi tentativi di scongiurare una guerra civile che covava da tempo, come la brace sotto la cenere.
Monsignor Colombo era l’emblema di una nuova presenza cristiana in Somalia, Paese al 99% musulmano, e il simbolo di una Chiesa che sceglie di farsi conoscere per le opere caritative, per il servizio ai somali. Ha saputo intrattenere rapporti improntati alla sincerità e al rispetto sia con le autorità somale, sia con la gente comune. Certamente il suo stile disinteressato può aver dato fastidio ai tanti che approfittavano per lucrare sugli aiuti provenienti dall’estero, ma mons. Colombo aveva dalla sua parte migliaia di somali, quasi tutti musulmani, che avevano beneficiato del suo aiuto.
Il libro presenta anche uno spaccato della situazione sociale e politica della Somalia prima e dopo l’omicidio.
L'opera di mons. Colombo non è cessata con la sua morte, ma prosegue attraverso le mani e i volti delle suore della Consolata, le uniche religiose presenti in Somalia, e di mons. Bertin, amministratore apostolico di Mogadiscio, come raccontano le pagine di questo libro.
Introduzione di mons. Giorgio Bertin
Contributo del sen. Giovanni Bersani
Interviste a Mario Raffaelli, inviato del governo italiano per la Somalia
e sr. Marzia Feurra, missionaria della Consolata da oltre trent’anni in Somalia
Recensione
Si legge tutta d’un fiato la storia di mons. Colombo. Storia che quasi nessuno aveva raccontato. Storia che finisce in una calda mattina di luglio del 1989 per mano di un ignoto omicida somalo. Dario Paladini ripercorre la vita di quest’uomo di chiesa semplice e ordinario catapultato in una terra complessa e difficile, la Somalia. Siamo nella seconda metà degli anni ’70, quando padre Salvatore Colombo viene nominato vescovo di Mogadiscio. Inizia la sua vera battaglia, la missione che impegnerà i pochi anni che gli restano: quella per la giustizia e per la pace. Accanto a lui, pochi collaboratori, alcune suore italiane che non lasceranno mai solo né lui né il popolo somalo, anche nei momenti più bui della sua storia.
Come non lasciarsi trascinare dalla forza di mons. Colombo, martire della giustizia o dalla forza di quelle piccole suore italiane che restano a vegliare i malati nell’ospedale mentre anche i somali scappano dalla guerra e dalla distruzione? Come non pensare leggendo queste pagine alla vita di donne straordinarie come Annalena Tonelli e Ilaria Alpi, che su fronti differenti hanno speso e moltiplicato i loro istanti di vita per dare speranza a intere popolazioni?
Roberto Bortone
Si legge tutta d’un fiato la storia di mons. Colombo. Storia che quasi nessuno aveva raccontato. Storia che finisce in una calda mattina di luglio del 1989 per mano di un ignoto omicida somalo. Dario Paladini ripercorre la vita di quest’uomo di chiesa semplice e ordinario catapultato in una terra complessa e difficile, la Somalia. Siamo nella seconda metà degli anni ’70, quando padre Salvatore Colombo viene nominato vescovo di Mogadiscio. Inizia la sua vera battaglia, la missione che impegnerà i pochi anni che gli restano: quella per la giustizia e per la pace. Accanto a lui, pochi collaboratori, alcune suore italiane che non lasceranno mai solo né lui né il popolo somalo, anche nei momenti più bui della sua storia.
Come non lasciarsi trascinare dalla forza di mons. Colombo, martire della giustizia o dalla forza di quelle piccole suore italiane che restano a vegliare i malati nell’ospedale mentre anche i somali scappano dalla guerra e dalla distruzione? Come non pensare leggendo queste pagine alla vita di donne straordinarie come Annalena Tonelli e Ilaria Alpi, che su fronti differenti hanno speso e moltiplicato i loro istanti di vita per dare speranza a intere popolazioni?
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