Mafia poteri democrazia. Con introduzione di Antonio Bassolino
Edito da Gangemi, 2001
€ 18,59
ISBN 8874484283
di Enzo Fantò
Quarta di copertina
La odierna questione democratica - è questo forse, o almeno vorrebbe essere, il filo conduttore di queste pagine - non la si incontra, non la si capisce, non la si risolve, se non la si colloca nel vivo del travaglio della società: in quell'individuo ridotto e suddito, in quella incrinatura o rottura di ogni legame che non sia quello familiare o di clan, in quell'assenza di potere sociale e in quella sovranità popolare dimidiata e fittizia, in quella violenza quotidiana e diffusa che trasforma una guerra tra cosche in una effettiva "guerra civile" che lascia sul campo 850 morti in cinque anni su una popolazione effettiva di circa 500 mila abitanti.
Ogni ragionamento su "regole", "istituti", pur importante, diviene astratto, se non fa i conti con questo sociale sofferente e dolente, con una società frammentata e sfiancata. Ogni ipotesi di riforma della politica non fa un solo passo avanti, se non fa i conti con un potere oligarchico armato e non trova nella società nuclei di forze rimotivate capaci di intraprendere la via di una dura battaglia di liberazione.
"Si presenta - scrive Bassolino nell'introduzione - in modo radicalmente inedito, un problema generale per il Mezzogiorno e per la nazione italiana. Siamo ad una stretta. In campo devono scendere idee e forze nuove, e il libro di Fantò è un contributo che si muove in questa direzione".
La odierna questione democratica - è questo forse, o almeno vorrebbe essere, il filo conduttore di queste pagine - non la si incontra, non la si capisce, non la si risolve, se non la si colloca nel vivo del travaglio della società: in quell'individuo ridotto e suddito, in quella incrinatura o rottura di ogni legame che non sia quello familiare o di clan, in quell'assenza di potere sociale e in quella sovranità popolare dimidiata e fittizia, in quella violenza quotidiana e diffusa che trasforma una guerra tra cosche in una effettiva "guerra civile" che lascia sul campo 850 morti in cinque anni su una popolazione effettiva di circa 500 mila abitanti.
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