Il Presidente
Edito da Newton Compton, 1991
448 pagine
di Gianni Bisiach
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
John Fitzerald Kennedy è stato il primo presidente cattolico degli Stati Uniti, una figura mitica di questo secolo, eroe della guerra del Pacifico, Premio Pulitzer in letteratura.
Da giovane senatore, insieme con il fratello Bob, aveva condotto una coraggiosa inchiesta, al Senato di Washington, contro le più temibili figure di gangster. Nominato presidente, Kennedy guida l'impero americano nella strategia per l'aiuto ai paesi del terzo mondo, per il riconoscimento dei diritti civili, contro le discriminazioni raziali, nella ricerca di una grande politica di pace. Al centro di un intreccio di interessi colossali, nel mondo diviso in due blocchi, Kennedy non si oppone alle operazioni dei servizi segreti per eliminare alcuni capi di Stato esteri, utilizzando come collaboratori gli stessi Boss di Cosa Nostra. In seguito assumerà posizioni temerarie contro gli industriali dell'acciaio e del petrolio, contro gli esuli cubani, dopo averli lungamente sostenuti, contro gli stessi boss mafiosi che prima aveva utilizzato.
Riesce a salvare per ben due volte il mondo da una catastrofe atomica: durante la crisi di Berlino del 1961 e durante la crisi dei missili di Cuba nel 1962...
John Fitzerald Kennedy è stato il primo presidente cattolico degli Stati Uniti, una figura mitica di questo secolo, eroe della guerra del Pacifico, Premio Pulitzer in letteratura.
Da giovane senatore, insieme con il fratello Bob, aveva condotto una coraggiosa inchiesta, al Senato di Washington, contro le più temibili figure di gangster. Nominato presidente, Kennedy guida l'impero americano nella strategia per l'aiuto ai paesi del terzo mondo, per il riconoscimento dei diritti civili, contro le discriminazioni raziali, nella ricerca di una grande politica di pace. Al centro di un intreccio di interessi colossali, nel mondo diviso in due blocchi, Kennedy non si oppone alle operazioni dei servizi segreti per eliminare alcuni capi di Stato esteri, utilizzando come collaboratori gli stessi Boss di Cosa Nostra. In seguito assumerà posizioni temerarie contro gli industriali dell'acciaio e del petrolio, contro gli esuli cubani, dopo averli lungamente sostenuti, contro gli stessi boss mafiosi che prima aveva utilizzato.
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