Tersilla. La suora degli anni di piombo
Edito da Paoline Editoriale Libri, 2006
120 pagine, € 12,00
ISBN 883153131X
di Annachiara Valle
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
In 6 ampi capitoli, l'autrice, Annachiara Valle, traccia il profilo di Teresilla, suora della congregazione delle Serve di Maria Riparatrici. Nata in provincia di Reggio Calabria nel 1943, entra nella congregazione ancora ragazzina. Qui prende il diploma di infermiera e viene assunta nell'ospedale San Giovanni di Roma, dove presterà servizio fino alla morte, avvenuta in un incidente stradale a Roma il 23 ottobre 2005, durante uno dei suoi consueti pellegrinaggi notturni al santuario del Divino Amore. Alla sua attività in ospedale, svolta con attenzione e sensibilità mettendo sempre al centro i malati, affianca quella di volontaria nelle carceri: nell'isola di Pianosa, a Rebibbia, a Regina Coeli e in altre. Qui entra in contatto con detenuti comuni, da quelli che scontano pene brevi agli ergastolani; e poi anche con i detenuti politici, quelli degli Anni di piombo, appartenenti sia all'estrema sinistra: Brigate Rosse (Morucci, Curcio, Franceschini, Faranda), Prima Linea (Sorrentino), Autonomia Operaia (Piperno), Potere Operaio (Toni Negri). Ma anche all'estrema destra: Nuclei Armati Rivoluzionari (Fioravanti e la Mambro). La sua opera di assistenza si dispiega in diverse direzioni: assiste i detenuti nelle necessità più quotidiane e pratiche, ma soprattutto nelle situazioni di disagio, nei rapporti spesso difficili con le famiglie, nelle vicende processuali, nei rapporti con l'ambiente carcerario, nel reinserimento nella società. Ma soprattutto la sua opera è volta alla “riparazione”, cioè alla riconciliazione tra le vittime e i colpevoli. Questo diviene particolarmente importante nei detenuti per terrorismo: Teresilla si spende instancabilmente per far incontrare le famiglie delle vittime con i terroristi.
E compie tutto questo nel silenzio e nell'ombra, senza clamore: una sua caratteristica costante, questa. Si batté senza sosta anche per provvedimenti di grazia, o per misure generali di indulto e amnistia.
Ebbe una rete fittissima di conoscenze anche molto influenti e collaborò strettamente anche con la Caritas di Roma, soprattutto con monsignor Luigi Di Liegro, del quale era molto amica. Donna dal carattere schietto, caparbio e un po' ruvido, insofferente delle ingiustizie, era capace di grande determinazione quando si trattava di aiutare un detenuto o un malato, tanto da poter risultare invadente e insistente.
In 6 ampi capitoli, l'autrice, Annachiara Valle, traccia il profilo di Teresilla, suora della congregazione delle Serve di Maria Riparatrici. Nata in provincia di Reggio Calabria nel 1943, entra nella congregazione ancora ragazzina. Qui prende il diploma di infermiera e viene assunta nell'ospedale San Giovanni di Roma, dove presterà servizio fino alla morte, avvenuta in un incidente stradale a Roma il 23 ottobre 2005, durante uno dei suoi consueti pellegrinaggi notturni al santuario del Divino Amore. Alla sua attività in ospedale, svolta con attenzione e sensibilità mettendo sempre al centro i malati, affianca quella di volontaria nelle carceri: nell'isola di Pianosa, a Rebibbia, a Regina Coeli e in altre. Qui entra in contatto con detenuti comuni, da quelli che scontano pene brevi agli ergastolani; e poi anche con i detenuti politici, quelli degli Anni di piombo, appartenenti sia all'estrema sinistra: Brigate Rosse (Morucci, Curcio, Franceschini, Faranda), Prima Linea (Sorrentino), Autonomia Operaia (Piperno), Potere Operaio (Toni Negri). Ma anche all'estrema destra: Nuclei Armati Rivoluzionari (Fioravanti e la Mambro). La sua opera di assistenza si dispiega in diverse direzioni: assiste i detenuti nelle necessità più quotidiane e pratiche, ma soprattutto nelle situazioni di disagio, nei rapporti spesso difficili con le famiglie, nelle vicende processuali, nei rapporti con l'ambiente carcerario, nel reinserimento nella società. Ma soprattutto la sua opera è volta alla “riparazione”, cioè alla riconciliazione tra le vittime e i colpevoli. Questo diviene particolarmente importante nei detenuti per terrorismo: Teresilla si spende instancabilmente per far incontrare le famiglie delle vittime con i terroristi.
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