Ma il cielo è sempre più blu. Il delitto Fortugno e la rivolta dei giovani di Locri contro la 'ndrangheta
Edito da Editori Riuniti, 2006
139 pagine, € 10,00
ISBN 883595875X
di Michele Cucuzza
Quarta di copertina
La vedova che decide di fare, invece di piangere, i ragazzi di Locri, l'imprenditore che non paga il pizzo, il vescovo antimafia, il superpoliziotto, i politici, la società civile. A un anno dal delitto di Francesco Fortugno, il vicepresidente della giunta calabrese ucciso a Locri, simbolicamente nel giorno in cui si svolgevano le primarie dell'Unione, questo libro fa il punto sulla rabbia, la voglia di riscatto, le speranze cresciute dopo quel delitto, il primo omicidio eccellente nella storia della Calabria. A compiere questo viaggio in una terra spesso dimenticata dal sistema dell'informazione è Michele Cucuzza, giornalista abituato alla grande ribalta del pomeriggio di Rai Uno, che qui torna con umiltà alle sue origini di cronista sul campo, offrendo un ritratto inedito e a tutto tondo di una terra piena di contraddizioni. Michele Cucuzza, siciliano, con padre calabrese, è giornalista da trent'anni ed è stato uno dei fondatori di Radio popolare di Milano. Ha condotto per molti anni il Tg2 e dal '98 è il volto della Vita in diretta, su Rai Uno. Ha pubblicato, con Vanni Pierini, Da Saffo a Prévert, poesie d'amore (Mondadori, 2004). L'autore devolve i proventi della vendita di questo libro all'associazione Fo.re.ver.
La vedova che decide di fare, invece di piangere, i ragazzi di Locri, l'imprenditore che non paga il pizzo, il vescovo antimafia, il superpoliziotto, i politici, la società civile. A un anno dal delitto di Francesco Fortugno, il vicepresidente della giunta calabrese ucciso a Locri, simbolicamente nel giorno in cui si svolgevano le primarie dell'Unione, questo libro fa il punto sulla rabbia, la voglia di riscatto, le speranze cresciute dopo quel delitto, il primo omicidio eccellente nella storia della Calabria. A compiere questo viaggio in una terra spesso dimenticata dal sistema dell'informazione è Michele Cucuzza, giornalista abituato alla grande ribalta del pomeriggio di Rai Uno, che qui torna con umiltà alle sue origini di cronista sul campo, offrendo un ritratto inedito e a tutto tondo di una terra piena di contraddizioni. Michele Cucuzza, siciliano, con padre calabrese, è giornalista da trent'anni ed è stato uno dei fondatori di Radio popolare di Milano. Ha condotto per molti anni il Tg2 e dal '98 è il volto della Vita in diretta, su Rai Uno. Ha pubblicato, con Vanni Pierini, Da Saffo a Prévert, poesie d'amore (Mondadori, 2004). L'autore devolve i proventi della vendita di questo libro all'associazione Fo.re.ver.
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