Sopravvissuti e dimenticati. Il dramma delle foibe e l'esodo dei giuliano-dalmati
Edito da Paoline Editoriale Libri, 2006
160 pagine, € 11,00
ISBN 9788831529907
di Marco Girardo
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Il testo di Marco Girardo prende in considerazione due eventi storici riconducibili alla seconda guerra mondiale e all’immediato dopoguerra: la sparizione nelle foibe di circa 5000 persone (soldati e civili, per lo più italiani) a opera del movimento partigiano jugoslavo, destinato a confluire nelle armate di Tito; l’esodo verso l’Italia di circa 300mila persone (per lo più italiane) che abitavano l’Istria e la Dalmazia quando queste regioni, alla fine della guerra, furono assegnate alla Jugoslavia (trattato di Parigi, 10 febbraio 1947). Nelle pagine di questo libro, Girardo intervista tre persone direttamente o indirettamente coinvolte nelle vicende citate. Il primo personaggio è Graziano Udovisi, l’unico sopravvissuto alle foibe che sia ancora in vita, il quale racconta con impressionante dovizia di particolari quelle ore in cui la morte vicinissima gli fu miracolosamente risparmiata. Il secondo intervistato è Piero Tarticchio, esule di Gallesano, il quale, avendo perso il padre e altri parenti in una foiba, ha vissuto entrambe le drammatiche esperienze che hanno segnato la gente giuliano-dalmata. Infine la parola passa a Nataša Nemec, una storica slovena di Nova Gorica che ha cercato di stilare un elenco dei caduti nelle foibe, sfidando in molti casi la diffidenza dei colleghi e dei connazionali. Tre sguardi diversi, tre esperienze convergenti, che si intrecciano nel tentativo di comporre un frammento di storia contemporanea spesso dimenticato.
Il testo di Marco Girardo prende in considerazione due eventi storici riconducibili alla seconda guerra mondiale e all’immediato dopoguerra: la sparizione nelle foibe di circa 5000 persone (soldati e civili, per lo più italiani) a opera del movimento partigiano jugoslavo, destinato a confluire nelle armate di Tito; l’esodo verso l’Italia di circa 300mila persone (per lo più italiane) che abitavano l’Istria e la Dalmazia quando queste regioni, alla fine della guerra, furono assegnate alla Jugoslavia (trattato di Parigi, 10 febbraio 1947). Nelle pagine di questo libro, Girardo intervista tre persone direttamente o indirettamente coinvolte nelle vicende citate. Il primo personaggio è Graziano Udovisi, l’unico sopravvissuto alle foibe che sia ancora in vita, il quale racconta con impressionante dovizia di particolari quelle ore in cui la morte vicinissima gli fu miracolosamente risparmiata. Il secondo intervistato è Piero Tarticchio, esule di Gallesano, il quale, avendo perso il padre e altri parenti in una foiba, ha vissuto entrambe le drammatiche esperienze che hanno segnato la gente giuliano-dalmata. Infine la parola passa a Nataša Nemec, una storica slovena di Nova Gorica che ha cercato di stilare un elenco dei caduti nelle foibe, sfidando in molti casi la diffidenza dei colleghi e dei connazionali. Tre sguardi diversi, tre esperienze convergenti, che si intrecciano nel tentativo di comporre un frammento di storia contemporanea spesso dimenticato.
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