Millenovecentosettantasette. Fantasmi armati
Edito da Besa Editrice, 2006
112 pagine, € 12,00
ISBN 8849704297
di Roberto Saporito
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Millenovecentosettantasette, fantasmi armati rappresenta un’attenta e lucida analisi narrativa realizzata in punta di penna su quanti hanno vissuto in presa diretta esperienze legate al terrorismo negli anni ’70. Un gruppo di ex-terroristi, ognuno dei quali ha intrapreso una nuova vita a distanza di quasi trent’anni, si incontra nuovamente con l’esplicita intenzione di organizzarsi ancora una volta, appoggiando idealmente un gruppo di giovani sovversivi che vede in loro la vecchia generazione del movimento. Uno di essi è un poliziotto che è stato fatto fuori dalla polizia. Un altro un docente universitario. Un altro ancora un latitante, soprannominato il ‘fantasma’. Le vicende vengono descritte in maniera incalzante, rapida, tagliente da Albino, Fabio, Franco che rappresentano i tre volti della narrazione. Un romanzo che mette a nudo una porzione della storia d’Italia, della nostra storia, che ha lasciato aperte ancora molte ferite.
Millenovecentosettantasette, fantasmi armati rappresenta un’attenta e lucida analisi narrativa realizzata in punta di penna su quanti hanno vissuto in presa diretta esperienze legate al terrorismo negli anni ’70. Un gruppo di ex-terroristi, ognuno dei quali ha intrapreso una nuova vita a distanza di quasi trent’anni, si incontra nuovamente con l’esplicita intenzione di organizzarsi ancora una volta, appoggiando idealmente un gruppo di giovani sovversivi che vede in loro la vecchia generazione del movimento. Uno di essi è un poliziotto che è stato fatto fuori dalla polizia. Un altro un docente universitario. Un altro ancora un latitante, soprannominato il ‘fantasma’. Le vicende vengono descritte in maniera incalzante, rapida, tagliente da Albino, Fabio, Franco che rappresentano i tre volti della narrazione. Un romanzo che mette a nudo una porzione della storia d’Italia, della nostra storia, che ha lasciato aperte ancora molte ferite.
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