Anni ottanta, attacco della mafia allo Stato
Edito da Coppola, 2007
256 pagine, € 15,00
di Giuseppe Incandela
Quarta di copertina
Negli anni ’70 e ’80, Giuseppe Incandela ha collaborato come “biondino di redazione” con il giornale L’Ora, occupandosi con Mario Giordano, Nicola Volpes, Enzo Perrone e Vittorio Gervasi della cronaca nera e giudiziaria.
Con Felice Chilanti e Mario Farinella partecipò all’inchiesta di mafia realizzata per Paese Sera e L’Ora; inchiesta che provocò la reazione della mafia con un grave attentato alla tipografia del giornale. Insieme con Marco Cesarini Sforza, editorialista di Paese Sera, con Pino Basile, capo redattore de L’Ora, e con Francesco (Ciccio) Cammarata partecipò alla redazione dell’agenzia di stampa ASIS, ritenuta fondamentale fonte di informazione dal mondo politico del tempo.
È stato redattore di alcuni notiziari regionali fra cui TVR Sicilia, diretto da Michele Russotto e del Videogiornale, diretto da Francesco Cammarata; esperienza durata oltre sette anni e ritenuta una voce molto interessante ed originale. Ricoprì per molti anni l’incarico di dirigente dell’Ufficio stampa e pubbliche relazioni dell’Ente Acquedotti Siciliani.
Attualmente, su alcuni canali del Centro Televisivo Palermitano, realizza interviste con esponenti della politica e conduce la rubrica quotidiana dei commenti alla rassegna stampa..
La potenza dell'organizzazione mafiosa non è data soltanto dal numero dei criminali ad alto livello, dai mezzi economici ingentissimi di cui dispone, dai legami e patti di mutua assistenza con altri gruppi criminali, ma principalmente dal fatto che essa è profondamente inserita e ramificata nel tessuto sociale.
La mafia militare è stata parzialmente sconfitta con l’arresto di Riina e Provenzano, ma rimane la "Zona grigia", costituita da una miriade impressionante di favoreggiatori, conniventi, informatori, cointeressati, ricattati, non soltanto nell'ambito naturale della malavita comune, ma anche nei centri del potere politico, nelle banche, negli enti pubblici: collegamento che emerge in occasione di inchieste giudiziarie o amministrative su uomini politici collegati al sistema mafioso.
I punti vitali della mafia sono queste zone grigie che la Legge, purtroppo, non riesce, se non epidermicamente, a colpire per la sua vastità., indeterminatezza, inesauribilità.
In questa particolare conformazione e struttura della società siciliana si trova la spiegazione del perché anche valide operazioni dì Polizia ed approfondite inchieste giudiziarie sulle organizzazioni criminali mafiose non incidano se non superficialmente e temporaneamente sul fenomeno criminoso.
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Attualmente, su alcuni canali del Centro Televisivo Palermitano, realizza interviste con esponenti della politica e conduce la rubrica quotidiana dei commenti alla rassegna stampa..
La potenza dell'organizzazione mafiosa non è data soltanto dal numero dei criminali ad alto livello, dai mezzi economici ingentissimi di cui dispone, dai legami e patti di mutua assistenza con altri gruppi criminali, ma principalmente dal fatto che essa è profondamente inserita e ramificata nel tessuto sociale.
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