Le sagrestie di Cosa Nostra. Inchiesta su preti e mafiosi
Edito da Newton Compton, 2007
270 pagine, € 9,90
ISBN 8854109070
di Vincenzo Ceruso
Quarta di copertina
Sicari in crisi mistica e teologi con la lupara in mano, ecclesiastici infedeli e assassini devoti, sacerdoti come padre Puglisi, che muoiono su ordine di Cosa Nostra, per non aver tradito quello stesso vangelo. Questo libro racconta la storia del "tenebroso sodalizio" dei mafiosi con preti e religiosi. Un'inchiesta sulla mafia "sub specie ecclesiae": attraverso i palazzi arcivescovili e le chiese di campagna, tra una festa popolare e la processione di un santo patrono, lungo le chiese della desolata periferia di Palermo e le navate del duomo normanno di Monreale. Cosa Nostra è una confraternita criminale con le sue tradizioni e i suoi segreti. Per il mafioso, battesimi, cresime, matrimoni e ogni altro genere di sacramenti non fanno parte di un cammino di fede ma entrano in un sistema di alleanze e di giochi di potere interni alla consorteria. Le vie delle sagrestie, allora, si intrecciano con quelle dell'eroina e la religione diventa uno strumento funzionale alla morte e al predominio criminale.
Sicari in crisi mistica e teologi con la lupara in mano, ecclesiastici infedeli e assassini devoti, sacerdoti come padre Puglisi, che muoiono su ordine di Cosa Nostra, per non aver tradito quello stesso vangelo. Questo libro racconta la storia del "tenebroso sodalizio" dei mafiosi con preti e religiosi. Un'inchiesta sulla mafia "sub specie ecclesiae": attraverso i palazzi arcivescovili e le chiese di campagna, tra una festa popolare e la processione di un santo patrono, lungo le chiese della desolata periferia di Palermo e le navate del duomo normanno di Monreale. Cosa Nostra è una confraternita criminale con le sue tradizioni e i suoi segreti. Per il mafioso, battesimi, cresime, matrimoni e ogni altro genere di sacramenti non fanno parte di un cammino di fede ma entrano in un sistema di alleanze e di giochi di potere interni alla consorteria. Le vie delle sagrestie, allora, si intrecciano con quelle dell'eroina e la religione diventa uno strumento funzionale alla morte e al predominio criminale.
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