Storia delle Brigate Rosse
Edito da Odradek Edizioni, 2007
416 pagine, € 25,00
ISBN 8886973861
di Marco Clementi
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Fonti e documenti. Il lavoro dello storico ha uno statuto consolidato, di rado applicato al più dirompente
fenomeno politico che abbia attraversato l’Italia della seconda metà del Novecento. È quel che accade
quando le ragioni del conflitto sociale e ideale sono così forti da ostacolare l’indagine scientifica. Con la
storia delle Brigate Rosse questa difficoltà si è manifestata per almeno trent’anni, lasciando spazio,
accanto a ricostruzioni scientificamente solide, a una letteratura per lo più di stampo giornalistico.
Marco Clementi, ne La pazzia di Aldo Moro, si era concentrato, con gli strumenti del suo mestiere, su un
singolo punto di quel percorso, non a caso lo snodo principale. E con una severità metodologica
esemplare. Ora si misura col fenomeno nel suo insieme e per tutta la sua durata effettiva, mettendone in risalto la coincidenza temporale pressoché perfetta con la parabola del movimento operaio italiano negli anni ’70. E restituisce tutta la complessità di un’esperienza «nata all’interno delle grandi fabbriche del Nord», e giunta, all’apice della sua esistenza, a toccare «il cuore dello stato». Fonti e documenti. In un paese profondamente cambiato e turbato, scosso nelle sue certezze anche culturali, ridotto a vivere in una empiria senza princìpi, l’equilibrio nella ricostruzione storica di una materia così controversa costituisce un significativo passo avanti. Di quelli che solo la ragione vigile riesce a realizzare e di cui si ha molto bisogno.
Fonti e documenti. Il lavoro dello storico ha uno statuto consolidato, di rado applicato al più dirompente
fenomeno politico che abbia attraversato l’Italia della seconda metà del Novecento. È quel che accade
quando le ragioni del conflitto sociale e ideale sono così forti da ostacolare l’indagine scientifica. Con la
storia delle Brigate Rosse questa difficoltà si è manifestata per almeno trent’anni, lasciando spazio,
accanto a ricostruzioni scientificamente solide, a una letteratura per lo più di stampo giornalistico.
Marco Clementi, ne La pazzia di Aldo Moro, si era concentrato, con gli strumenti del suo mestiere, su un
singolo punto di quel percorso, non a caso lo snodo principale. E con una severità metodologica
esemplare. Ora si misura col fenomeno nel suo insieme e per tutta la sua durata effettiva, mettendone in risalto la coincidenza temporale pressoché perfetta con la parabola del movimento operaio italiano negli anni ’70. E restituisce tutta la complessità di un’esperienza «nata all’interno delle grandi fabbriche del Nord», e giunta, all’apice della sua esistenza, a toccare «il cuore dello stato». Fonti e documenti. In un paese profondamente cambiato e turbato, scosso nelle sue certezze anche culturali, ridotto a vivere in una empiria senza princìpi, l’equilibrio nella ricostruzione storica di una materia così controversa costituisce un significativo passo avanti. Di quelli che solo la ragione vigile riesce a realizzare e di cui si ha molto bisogno.
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