Moro rapito! Personaggi, testimonianze, fatti
Edito da Barbera, 2008
141 pagine, € 15,50
ISBN 8878992023
di Ivo Mej
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Il 16 marzo 1978 è cambiata definitivamente l’informazione nel nostro Paese.
Con il rapimento Moro, per la prima volta nella storia della televisione italiana, la “finestra è aperta” sul mondo di notizie che si affastellano una sull’altra nell’incertezza della verità.
Moro rapito! ha la forza travolgente dello sguardo all’indietro di chi ha ora l’esperienza, la rassegnazione e la consapevolezza che la democrazia è un organismo debole, delicato, del quale i vasi sanguigni più importanti sono rappresentati dai mezzi di comunicazione di massa.
Lo studio sul funzionamento di questo sistema vascolare in occasione del caso Moro può servire a prevederne le trombosi, delle quali è sempre di più, a rischio.
«Il rapimento di Moro, e la sua rappresentazione hanno rappresentato per chi li ha vissuti un gigantesco ed angoscioso psicodramma collettivo, in cui il sistema dei media per quasi due mesi, tempo ri-mediato che è sembrato a tutti veramente interminabile, ha costituito la principale voce narrante.
Due mesi con il fiato sospeso, passati tra annunci d’imminenti liberazioni, bollettini di arresti e d’interrogatori, immagini di posti di blocco, lettere cariche di preoccupazione e appelli al silenzio stampa, comunicati dei brigatisti, fino ad arrivare all’orribile beffa del Lago della Duchessa. Due mesi di snervante immobilità, passati in continua attesa di notizie, con l’orecchio costantemente rivolto alla radio, punteggiati dalle edizioni dei telegiornali, con una tappa obbligata in edicola ogni mattina.
L’interessante ed originale ricostruzione di Ivo Mej si snoda attraverso un’analisi del funzionamento dei media, dell’inaudita ampiezza delle platee d’ascolto dei vari media e della copertura giornalistica de gli eventi, con particolare attenzione agli inevitabili effetti di saturazione e di annullamento di tutti gli altri temi.»
Mario Morcellini
Il 16 marzo 1978 è cambiata definitivamente l’informazione nel nostro Paese.
Con il rapimento Moro, per la prima volta nella storia della televisione italiana, la “finestra è aperta” sul mondo di notizie che si affastellano una sull’altra nell’incertezza della verità.
Moro rapito! ha la forza travolgente dello sguardo all’indietro di chi ha ora l’esperienza, la rassegnazione e la consapevolezza che la democrazia è un organismo debole, delicato, del quale i vasi sanguigni più importanti sono rappresentati dai mezzi di comunicazione di massa.
Lo studio sul funzionamento di questo sistema vascolare in occasione del caso Moro può servire a prevederne le trombosi, delle quali è sempre di più, a rischio.
«Il rapimento di Moro, e la sua rappresentazione hanno rappresentato per chi li ha vissuti un gigantesco ed angoscioso psicodramma collettivo, in cui il sistema dei media per quasi due mesi, tempo ri-mediato che è sembrato a tutti veramente interminabile, ha costituito la principale voce narrante.
Due mesi con il fiato sospeso, passati tra annunci d’imminenti liberazioni, bollettini di arresti e d’interrogatori, immagini di posti di blocco, lettere cariche di preoccupazione e appelli al silenzio stampa, comunicati dei brigatisti, fino ad arrivare all’orribile beffa del Lago della Duchessa. Due mesi di snervante immobilità, passati in continua attesa di notizie, con l’orecchio costantemente rivolto alla radio, punteggiati dalle edizioni dei telegiornali, con una tappa obbligata in edicola ogni mattina.
L’interessante ed originale ricostruzione di Ivo Mej si snoda attraverso un’analisi del funzionamento dei media, dell’inaudita ampiezza delle platee d’ascolto dei vari media e della copertura giornalistica de gli eventi, con particolare attenzione agli inevitabili effetti di saturazione e di annullamento di tutti gli altri temi.»
Mario Morcellini
Annotazioni
"Un'analisi completa del fenomeno 'terrorismo' e del punto più alto di esso, il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro, non vi è ancora stata. Questo libro potrebbe fornire un contrubuto ad essa."
Francesco Cossiga
"Un'analisi completa del fenomeno 'terrorismo' e del punto più alto di esso, il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro, non vi è ancora stata. Questo libro potrebbe fornire un contrubuto ad essa."
Francesco Cossiga
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
Giornata della memoria, il Quirinale include Giorgiana Masi
Vittime del terrorismo, la lista del Colle
Per la prima volta si celebrano tutti i caduti degli anni di piombo. Il ricordo in un volume
Vittime del terrorismo, la lista del Colle
Per la prima volta si celebrano tutti i caduti degli anni di piombo. Il ricordo in un volume
di Giovanni Bianconi su Corriere della Sera del 09/05/2008
L’anniversario di via Fani Veltroni: chi ha sparato dovrebbe evitare di riempire giornali e tv
«Ho perdonato, incontrerei Moretti»
Parla Agnese, figlia di Aldo Moro, 30 anni dopo il rapimento. Cossiga s’inginocchia
«Ho perdonato, incontrerei Moretti»
Parla Agnese, figlia di Aldo Moro, 30 anni dopo il rapimento. Cossiga s’inginocchia
di Virginia Piccolillo su Corriere della Sera del 17/03/2008
di Francesco Grignetti su La Stampa del 09/03/2008
News in archivio
In biblioteca
di Marco Monetta
Prospettiva Editrice, 2009
Prospettiva Editrice, 2009