Non si ammazza solo al sabato
Edito da Sartorio Editore, 2008
194 pagine, € 14,50
ISBN 8860090294
di Daniele Carozzi
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Se già nel titolo di questo libro si vuole rendere omaggio a Giorgio Scerbanenco, il più hardboiled degli scrittori italiani di polizieschi, Daniele Carezzi con questa sua raccolta di casi criminali ci offre, come si evince dall'introduzione di Rolando Di Bari, "una lunga sequenza di efferati delitti che per circa un secolo - dall'Unità nazionale agli anni Ottanta insanguinarono la città di Milano. Delitti - rapine, omicidi, stragi - che godettero di vasta eco nell'intera Penisola e che per settimane, mesi, a volte anni, contribuirono a riempire le pagine dei giornali con cronache e resoconti preceduti da titoli sempre a caratteri cubitali. Accompagnati da un ricco apparato iconografico, l'autore ha scelto nove episodi, tra i più famosi e i più crudeli - solo uno di essi, la rapina di via Osoppo, risoltosi senza morti ammazzati -, che, prendendo avvio dalla bieca figura del Boggia (l'ultimo impiccato della storia della giustizia italica), propongono una galleria varia e diversificata di personaggi e figure che hanno animato la cronaca nera milanese.
Se già nel titolo di questo libro si vuole rendere omaggio a Giorgio Scerbanenco, il più hardboiled degli scrittori italiani di polizieschi, Daniele Carezzi con questa sua raccolta di casi criminali ci offre, come si evince dall'introduzione di Rolando Di Bari, "una lunga sequenza di efferati delitti che per circa un secolo - dall'Unità nazionale agli anni Ottanta insanguinarono la città di Milano. Delitti - rapine, omicidi, stragi - che godettero di vasta eco nell'intera Penisola e che per settimane, mesi, a volte anni, contribuirono a riempire le pagine dei giornali con cronache e resoconti preceduti da titoli sempre a caratteri cubitali. Accompagnati da un ricco apparato iconografico, l'autore ha scelto nove episodi, tra i più famosi e i più crudeli - solo uno di essi, la rapina di via Osoppo, risoltosi senza morti ammazzati -, che, prendendo avvio dalla bieca figura del Boggia (l'ultimo impiccato della storia della giustizia italica), propongono una galleria varia e diversificata di personaggi e figure che hanno animato la cronaca nera milanese.