Assassini della porta accanto. 50 gialli nascosti nell'Italia di tutti i giorni
Edito da Mondadori, 2007
253 pagine, € 16,50
ISBN 8804569046
di Cesare Fiumi
Libro presente nelle categorie:
Finestre sul '900 italiano: tra guerra fredda e anni di piombo → 1. Secondo dopoguerra → I grandi casi della nera
Quarta di copertina
Da oltre due anni Cesare Fiumi racconta sulle pagine del "Magazine del Corriere della Sera" storie di crimini recenti eppure dimenticati, delitti di paese rimasti nelle cronache di qualche giornale locale, storie di un'Italia nera e violenta. Spesso sono vicende di provincia, omicidi efferati che scaturiscono da moventi spaventosamente banali. Questi cinquanta delitti della porta accanto sono un po' il catalogo del nostro quotidiano, in cui la violenza esplode, infilandosi nella faglia sempre più profonda tra giovani e vecchi, mondi non più comunicanti. O negli amori inadeguati, arrugginiti da un pugno di soldi, da una striscia di coca, da un rifiuto di prestazione. O, sempre più spesso, nelle case dove la struttura familiare è andata in pezzi: e allora genitori messi nel sacco dai figli, nonne sgozzate dai nipoti, mogli condannate a morte dai mariti, omicidi casalinghi persino nell'utensileria, coltelli al petto, portacenere in testa, strofinacci al collo, cuscini in faccia. Delitti di famiglia in un inferno. "Queste cinquanta storie criminali lasciano - assieme al retrogusto amaro di cattivi pensieri - anche una sensazione consolatoria, perché, alla fine, il colpevole è individuato, acciuffato, inchiodato. Un libro a metà strada tra cronaca nera e noir e in cui l'autore delitto dopo delitto, ci accompagna a piccoli passi dentro il ventre oscuro del nostro paese.
Da oltre due anni Cesare Fiumi racconta sulle pagine del "Magazine del Corriere della Sera" storie di crimini recenti eppure dimenticati, delitti di paese rimasti nelle cronache di qualche giornale locale, storie di un'Italia nera e violenta. Spesso sono vicende di provincia, omicidi efferati che scaturiscono da moventi spaventosamente banali. Questi cinquanta delitti della porta accanto sono un po' il catalogo del nostro quotidiano, in cui la violenza esplode, infilandosi nella faglia sempre più profonda tra giovani e vecchi, mondi non più comunicanti. O negli amori inadeguati, arrugginiti da un pugno di soldi, da una striscia di coca, da un rifiuto di prestazione. O, sempre più spesso, nelle case dove la struttura familiare è andata in pezzi: e allora genitori messi nel sacco dai figli, nonne sgozzate dai nipoti, mogli condannate a morte dai mariti, omicidi casalinghi persino nell'utensileria, coltelli al petto, portacenere in testa, strofinacci al collo, cuscini in faccia. Delitti di famiglia in un inferno. "Queste cinquanta storie criminali lasciano - assieme al retrogusto amaro di cattivi pensieri - anche una sensazione consolatoria, perché, alla fine, il colpevole è individuato, acciuffato, inchiodato. Un libro a metà strada tra cronaca nera e noir e in cui l'autore delitto dopo delitto, ci accompagna a piccoli passi dentro il ventre oscuro del nostro paese.