Quarta di copertina

È l’ultimo libro di Antonio – detto Totò – Delfino, uno dei maggiori esperti di ‘ndrangheta e criminalità organizzata, fenomeno che l’autore ha imparato a conoscere e scrutare come pochi anche per “tradizione familiare” (il padre era il famoso “Massaru Peppe”, terrore di malandrini e capobastone). “La nave della ‘ndrangheta” è un concentrato di racconti appassionanti e suggestivi e di gustosi medaglioni sui principali avvenimenti che hanno interessato la Calabria negli ultimi cinquant’anni. Ma non solo. Chi sa e vuole leggere, con l’attenzione che un libro del genere richiede, non tarderà ad apprezzare le coraggiose prese di posizione che hanno sempre contraddistinto l’attività giornalistica e culturale di Delfino, sempre pronto a combattere per l’affermazione della verità. Anche o soprattutto quando ciò significa criticare, contestare, prendere posizione contro le Istituzioni, sollecitate a non attardarsi in inutili e dannose “circumnavigazioni” verbali e semantiche, ma a fare ciò di cui sono capaci e preposte per sradicare la malapianta del crimine organizzato. Il libro è stato recensito da numerosi quotidiani italiani ed ha ricevuto particolare attenzione dal settimanale “Panorama”, che ha dedicato al volume un ampio servizio a firma di Lino Jannuzzi.