Voi non sapete. Gli amici, i nemici, la mafia, il mondo nei pizzini di Bernardo Provenzano
Edito da Mondadori, 2009
212 pagine, € 12,00
ISBN 8804585879
di Andrea Camilleri
Quarta di copertina
"Voi non sapete quello che state facendo". È così che Bernardo Provenzano ha accolto le forze dell'ordine al momento dell'arresto. Il segno di un ordine costruito con sotterranea implacabilità. E i "pizzini", con i loro codici e sottocodici, con il tono ora criptico, ora oracolare, ora dimesso, sono l'arcaico sistema che regola una modernissima ragnatela. Nel rigoglio della sua produzione narrativa quasi mai, per esplicita scelta, Camilleri ha toccato il tema della mafia. Ma quando i pizzini di Provenzano sono stati resi pubblici è stato subito chiaro che costituivano per lui un'opportunità di riflessione imperdibile: linguisticamente anomali, antropologicamente emblematici per la concezione della religione, della famiglia, delle gerarchie dei rapporti tra le persone, sembravano fatti apposta per entrare nell'universo letterario dello scrittore. Questo libro è un dizionario che, voce per voce, svela l'alfabeto con cui il capo dei capi ha parlato alla sua organizzazione per mostrare come, sotto la superficie di parole apparentemente comuni, può celarsi la feroce banalità del male. E che i primi anticorpi che una società civile deve sviluppare contro la vischiosità mafiosa sono quelli di un linguaggio limpido, onesto e condiviso. Un libro in cui il gusto per la battuta e per il paradosso non nascondono un diffuso senso di allarme. E anche questa è una nuova nota nello stile di Camilleri: nessuna catarsi è possibile, il lettore resta inchiodato alla grottesca efferatezza del mondo.
"Voi non sapete quello che state facendo". È così che Bernardo Provenzano ha accolto le forze dell'ordine al momento dell'arresto. Il segno di un ordine costruito con sotterranea implacabilità. E i "pizzini", con i loro codici e sottocodici, con il tono ora criptico, ora oracolare, ora dimesso, sono l'arcaico sistema che regola una modernissima ragnatela. Nel rigoglio della sua produzione narrativa quasi mai, per esplicita scelta, Camilleri ha toccato il tema della mafia. Ma quando i pizzini di Provenzano sono stati resi pubblici è stato subito chiaro che costituivano per lui un'opportunità di riflessione imperdibile: linguisticamente anomali, antropologicamente emblematici per la concezione della religione, della famiglia, delle gerarchie dei rapporti tra le persone, sembravano fatti apposta per entrare nell'universo letterario dello scrittore. Questo libro è un dizionario che, voce per voce, svela l'alfabeto con cui il capo dei capi ha parlato alla sua organizzazione per mostrare come, sotto la superficie di parole apparentemente comuni, può celarsi la feroce banalità del male. E che i primi anticorpi che una società civile deve sviluppare contro la vischiosità mafiosa sono quelli di un linguaggio limpido, onesto e condiviso. Un libro in cui il gusto per la battuta e per il paradosso non nascondono un diffuso senso di allarme. E anche questa è una nuova nota nello stile di Camilleri: nessuna catarsi è possibile, il lettore resta inchiodato alla grottesca efferatezza del mondo.
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
di Saverio Lodato su Antimafia200 del 23/06/2008
XIII giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie
Oltre centomila da tutta Italia per ricordare e rinnovare l'impegno
Oltre centomila da tutta Italia per ricordare e rinnovare l'impegno
di AA.VV. su Libera del 23/03/2008
di Giuseppe D'Avanzo su La Repubblica del 06/11/2007
News in archivio
Blitz della polizia in una villetta vicino Palermo. In manette anche Sandro Lo Piccolo. Erano in una riunione con altri quattro boss. "Dopo Provenzano è capo di Cosa Nostra"
Mafia, arrestato Salvatore Lo Piccolo. Un nuovo pentito decisivo per le indagini
Francesco Franzese ex uomo di fiducia del padrino. Il figlio urla: "Ti amo papà". Era latitante dal 1983. Prodi: "Un successo dello Stato e di tutti i cittadini onesti"
Mafia, arrestato Salvatore Lo Piccolo. Un nuovo pentito decisivo per le indagini
Francesco Franzese ex uomo di fiducia del padrino. Il figlio urla: "Ti amo papà". Era latitante dal 1983. Prodi: "Un successo dello Stato e di tutti i cittadini onesti"
su La Repubblica del 05/11/2007
Gli sconcertanti dati della Confesercenti sugli affari criminali. "La 'Mafia 'Spa è l'industria italiana che risulta più produttiva"
"La mafia? E' la prima azienda italiana". Per Sos Impresa 90 mld di utili l'anno
"La mafia? E' la prima azienda italiana". Per Sos Impresa 90 mld di utili l'anno
su La Repubblica del 21/10/2007
su Corriere della Sera del 16/06/2007