Fabbriche galleggianti. Solitudine e sfruttamento dei nuovi marinai
Edito da Jaca Book, 2009
292 pagine, € 25,00
ISBN 9788816408555
di Devi Sacchetto
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Della globalizzazione parecchio si è scritto, molto meno dei trasporti che la rendono possibile. I trasporti marittimi contano per circa il 95% in termini di tonnellaggio e per il 66% in termini di valore del commercio mondiale. Essi sono garantiti da 1,2 milioni di marittimi, di cui circa 750.000 sono in qualsiasi momento a bordo, mentre i rimanenti sono in posizione di stand by. Invisibili ai più, i marittimi sono spesso rimasti in penembra anche nella ricerca sociale. Questo libro rende conto delle trasformazioni recenti sperimentate dai marittimi a livello internazionale e in particolare nell'area del Mediterraneo e del Mar Nero. Mentre il mondo appare sempre più piccolo e compresso, la gente di mare si sente più sola. La vita a terra è, infatti, sovente un miraggio che può durare anche mesi e gli scali sono diventati sempre più brevi. La gamma delle condizioni di ingaggio si è dilatata e le distanze sociali a bordo e nei tempi di attesa si sono moltiplicate. La casualità incide fortemente nel vissuto e nell'impossibilità di guardare al proprio futuro, mentre a bordo prevale spesso una socialità obbligata. È un navigare a vista durante il quale le vite che reggono il commercio mondiale sono date per scontate. Ma queste vite non sono polvere di stelle, bensì individui che hanno storicamente maturato e continuano a maturare un linguaggio più universalizzante di quello prevalente oggi fra i terricoli.
Della globalizzazione parecchio si è scritto, molto meno dei trasporti che la rendono possibile. I trasporti marittimi contano per circa il 95% in termini di tonnellaggio e per il 66% in termini di valore del commercio mondiale. Essi sono garantiti da 1,2 milioni di marittimi, di cui circa 750.000 sono in qualsiasi momento a bordo, mentre i rimanenti sono in posizione di stand by. Invisibili ai più, i marittimi sono spesso rimasti in penembra anche nella ricerca sociale. Questo libro rende conto delle trasformazioni recenti sperimentate dai marittimi a livello internazionale e in particolare nell'area del Mediterraneo e del Mar Nero. Mentre il mondo appare sempre più piccolo e compresso, la gente di mare si sente più sola. La vita a terra è, infatti, sovente un miraggio che può durare anche mesi e gli scali sono diventati sempre più brevi. La gamma delle condizioni di ingaggio si è dilatata e le distanze sociali a bordo e nei tempi di attesa si sono moltiplicate. La casualità incide fortemente nel vissuto e nell'impossibilità di guardare al proprio futuro, mentre a bordo prevale spesso una socialità obbligata. È un navigare a vista durante il quale le vite che reggono il commercio mondiale sono date per scontate. Ma queste vite non sono polvere di stelle, bensì individui che hanno storicamente maturato e continuano a maturare un linguaggio più universalizzante di quello prevalente oggi fra i terricoli.
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
di Loris Rispoli su Archivio '900 del 06/04/2012
Dopo la tragedia della Costa
Lettera Procuratore Tribunale di Grosseto dell'Associazione Familiari delle vittime del Moby Prince
Lettera Procuratore Tribunale di Grosseto dell'Associazione Familiari delle vittime del Moby Prince
di Loris Rispoli su Archivio '900 del 15/01/2012
di Nadia Francalacci su Panorama del 08/11/2007
News in archivio
Misterioso episodio a Marina di Pisa, che giunge poche settimane dopo la riapertura dell'inchiesta sul disastro del traghetto, che provocò 140 morti. L'uomo picchiato e chiuso nell'auto in fiamme
Moby Prince, aggredito consulente tecnico
L'avvocato Palermo, che assiste alcune famiglie delle vittime: "Segnali preoccupanti che però mostrano che siamo sulla strada giusta". Ma il pm invita a una "grande cautela"
Moby Prince, aggredito consulente tecnico
L'avvocato Palermo, che assiste alcune famiglie delle vittime: "Segnali preoccupanti che però mostrano che siamo sulla strada giusta". Ma il pm invita a una "grande cautela"
su La Repubblica del 19/11/2007
Navi militari la possibile causa della sciagura del Moby Prince
Scritto da Paolo Cordova per disinformazione.it
Scritto da Paolo Cordova per disinformazione.it
su redazione del 27/06/2007
su redazione del 11/04/2007