Karma Kosher. I giovani israeliani tra guerra, pace, politica e rock'n'roll
Edito da Marsilio, 2009
173 pagine, € 10,40
ISBN 9788831796811
di Anna Momigliano
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Per alcuni Israele è un ideale, un modello astratto su cui proiettare sogni e aspirazioni. Per altri è l'incarnazione di tutto quello che di peggio esiste nella cultura occidentale: violenza, arroganza, imperialismo. Tentare di cavarsela dicendo che "Israele è un paese come molti altri" sarebbe ipocrita, perché di "normale" Israele non ha davvero nulla: è una gabbia di matti, un paese meraviglioso e affascinante, durissimo e schizofrenico, ma soprattutto una nazione con una disperata voglia di vivere e di sopravvivere. Scrivere di Israele senza scrivere di politica non avrebbe senso, perché lì il pubblico diventa quasi sempre privato. Ma scrivere di Israele riducendolo solo a un simbolo politico non renderebbe giustizia a questa nazione unica. Avere la pretesa di raccontare in un solo libro Israele in tutta la sua storia e in tutte le sue sfaccettature, poi, sarebbe impossibile. Così questo libro ha l'unica pretesa di raccontare Israele così com'è stato negli ultimi quindici anni e lo fa da un'angolazione molto particolare, dal punto di vista della "generazione Libano", o "generazione Rabin": ovvero i giovani israeliani, con un background laico e progressista, che erano adolescenti negli anni Novanta. "Karma Kosher" è il loro mondo, sospeso tra la dura realtà del conflitto, la speranza di cambiarla e il desiderio di evadere. Ogni anno migliaia di ragazzi vanno in India, inseguendo cannabis a buon mercato e spiritualità spicciola nella costante ricerca di una valvola di sfogo.
Per alcuni Israele è un ideale, un modello astratto su cui proiettare sogni e aspirazioni. Per altri è l'incarnazione di tutto quello che di peggio esiste nella cultura occidentale: violenza, arroganza, imperialismo. Tentare di cavarsela dicendo che "Israele è un paese come molti altri" sarebbe ipocrita, perché di "normale" Israele non ha davvero nulla: è una gabbia di matti, un paese meraviglioso e affascinante, durissimo e schizofrenico, ma soprattutto una nazione con una disperata voglia di vivere e di sopravvivere. Scrivere di Israele senza scrivere di politica non avrebbe senso, perché lì il pubblico diventa quasi sempre privato. Ma scrivere di Israele riducendolo solo a un simbolo politico non renderebbe giustizia a questa nazione unica. Avere la pretesa di raccontare in un solo libro Israele in tutta la sua storia e in tutte le sue sfaccettature, poi, sarebbe impossibile. Così questo libro ha l'unica pretesa di raccontare Israele così com'è stato negli ultimi quindici anni e lo fa da un'angolazione molto particolare, dal punto di vista della "generazione Libano", o "generazione Rabin": ovvero i giovani israeliani, con un background laico e progressista, che erano adolescenti negli anni Novanta. "Karma Kosher" è il loro mondo, sospeso tra la dura realtà del conflitto, la speranza di cambiarla e il desiderio di evadere. Ogni anno migliaia di ragazzi vanno in India, inseguendo cannabis a buon mercato e spiritualità spicciola nella costante ricerca di una valvola di sfogo.
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
di Gavino Pala su Archivio '900 del 10/04/2012
di AA.VV. su BBC News del 05/01/2007
di AA.VV. su BBC News del 28/09/2006
News in archivio
La Memoria
23 anni fa i miliziani libanesi assaltavano i campi profughi di Sabra e Chatila
Il commando era capeggiato da Saad Haddad. Morirono più di 1000 palestinesi
23 anni fa i miliziani libanesi assaltavano i campi profughi di Sabra e Chatila
Il commando era capeggiato da Saad Haddad. Morirono più di 1000 palestinesi
su redazione del 17/09/2005
M. O.: Corte Suprema Israeliana ordina modifica tracciato muro
Accolta petizione residenti palestinesi
Accolta petizione residenti palestinesi
su Adnkronos del 15/09/2005
su La Repubblica del 12/09/2005
In biblioteca
di Sergio Romano
TEA, 2009
TEA, 2009