Afghanistan, ultima trincea. La sfida che non possiamo perdere
Edito da Boroli Editore, 2009
190 pagine, € 14,00
ISBN 9788874932443
di Fausto Biloslavo, Gian Micalessin
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
La Nato sarà in grado di portare a termine la sua missione in Afghanistan? L'America di Obama riuscirà a ribaltare le sorti del conflitto? Siamo ancora in tempo per riconquistare la fiducia di un popolo e bloccare il ritorno dei talebani? Che guerra combattono i nostri militari, quali rischi corrono? Per rispondere a questi interrogativi due inviati italiani tornano in Afghanistan, venticinque anni dopo il loro primo reportage al fianco dei guerriglieri antisovietici. I due giornalisti visitano gli avamposti dei marines nella provincia di Helmand, raccontano le loro battaglie, li seguono nei villaggi dove si nascondono i talebani e dove i militari americani sperimentano tattiche e strategie del nuovo "surge" - l'annunciata "rimonta" - capace, come in Iraq, di cambiare il corso della guerra. Dal fronte americano il racconto si trasferisce a quello italiano per documentare le operazioni del nostro esercito rimaste a lungo "segrete". Dai racconti dei piloti ai comandi degli elicotteri d'assalto Mangusta emergono le insidie di una guerra spietata e senza certezze. Da questi reportage al fronte si sviluppa la riflessione sulle priorità e sulle strategie indispensabili per uscire a testa alta dal conflitto. Per assicurarsi una via d'uscita bisognerà offrire al governo di Kabul i mezzi per garantire la propria sicurezza accelerando l'addestramento e lo sviluppo di un nuovo esercito. Ma sarà anche necessario rispettare le promesse fatte al popolo afghano rilanciando lo sviluppo del Paese.
La Nato sarà in grado di portare a termine la sua missione in Afghanistan? L'America di Obama riuscirà a ribaltare le sorti del conflitto? Siamo ancora in tempo per riconquistare la fiducia di un popolo e bloccare il ritorno dei talebani? Che guerra combattono i nostri militari, quali rischi corrono? Per rispondere a questi interrogativi due inviati italiani tornano in Afghanistan, venticinque anni dopo il loro primo reportage al fianco dei guerriglieri antisovietici. I due giornalisti visitano gli avamposti dei marines nella provincia di Helmand, raccontano le loro battaglie, li seguono nei villaggi dove si nascondono i talebani e dove i militari americani sperimentano tattiche e strategie del nuovo "surge" - l'annunciata "rimonta" - capace, come in Iraq, di cambiare il corso della guerra. Dal fronte americano il racconto si trasferisce a quello italiano per documentare le operazioni del nostro esercito rimaste a lungo "segrete". Dai racconti dei piloti ai comandi degli elicotteri d'assalto Mangusta emergono le insidie di una guerra spietata e senza certezze. Da questi reportage al fronte si sviluppa la riflessione sulle priorità e sulle strategie indispensabili per uscire a testa alta dal conflitto. Per assicurarsi una via d'uscita bisognerà offrire al governo di Kabul i mezzi per garantire la propria sicurezza accelerando l'addestramento e lo sviluppo di un nuovo esercito. Ma sarà anche necessario rispettare le promesse fatte al popolo afghano rilanciando lo sviluppo del Paese.
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