Il criminale dei crimini. Stermini di massa nel Novecento
Edito da Franco Angeli, 2008
336 pagine, € 25,00
ISBN 9788856803013
di AA.VV.
Quarta di copertina
"Chi si ricorda più del massacro degli armeni?". Queste parole, pronunciate beffardamente da Adolf Hitler pochi giorni prima dell'invasione della Polonia, preludio dello sterminio degli ebrei d'Europa, permettono di cogliere l'imprescindibilità di una riflessione circostanziata sui tragici, molteplici e differenti episodi di stermini di massa del XX secolo: da quello degli armeni perpetrato dal governo turco, a quello di ebrei e zingari ad opera dei nazisti; da quelli delle classi sociali e dei popoli "alieni" per mano dei regimi comunisti a quello dei bosniaci per mano dello Stato nazionalcomunista serbo, sino a quello dei tutsi per opera dello Stato rwandese e della maggioranza hutu. Massacri diversi, non tutti inquadrabili nella definizione giuridica di "genocidio": tutti, però, frutto di una particolare miscela ideologica totalitaria e anti-moderna, nazionalista o classista, tipica del Novecento, che ha armato la mano di Stati criminali, volti alla ricerca di una purezza politica, ideologica o razziale, contro intere classi sociali, etnie e popoli, eletti a nemico da annientare. Il volume intende altresì offrire una riflessione sulle difficoltà che il diritto, strumento per eccellenza di disciplina della violenza privata e pubblica, ha incontrato sia in sede di prevenzione o di repressione del genocidio e dei crimini contro l'umanità, sia nello sforzo di bilanciare l'esigenza di tutelare la memoria con la necessità di garantire la libertà di ricerca e di opinione.
"Chi si ricorda più del massacro degli armeni?". Queste parole, pronunciate beffardamente da Adolf Hitler pochi giorni prima dell'invasione della Polonia, preludio dello sterminio degli ebrei d'Europa, permettono di cogliere l'imprescindibilità di una riflessione circostanziata sui tragici, molteplici e differenti episodi di stermini di massa del XX secolo: da quello degli armeni perpetrato dal governo turco, a quello di ebrei e zingari ad opera dei nazisti; da quelli delle classi sociali e dei popoli "alieni" per mano dei regimi comunisti a quello dei bosniaci per mano dello Stato nazionalcomunista serbo, sino a quello dei tutsi per opera dello Stato rwandese e della maggioranza hutu. Massacri diversi, non tutti inquadrabili nella definizione giuridica di "genocidio": tutti, però, frutto di una particolare miscela ideologica totalitaria e anti-moderna, nazionalista o classista, tipica del Novecento, che ha armato la mano di Stati criminali, volti alla ricerca di una purezza politica, ideologica o razziale, contro intere classi sociali, etnie e popoli, eletti a nemico da annientare. Il volume intende altresì offrire una riflessione sulle difficoltà che il diritto, strumento per eccellenza di disciplina della violenza privata e pubblica, ha incontrato sia in sede di prevenzione o di repressione del genocidio e dei crimini contro l'umanità, sia nello sforzo di bilanciare l'esigenza di tutelare la memoria con la necessità di garantire la libertà di ricerca e di opinione.
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
di AA.VV. su L'Unità del 24/03/2006
I giorni che precedettero l'arrivo della giunta, durante l'agonia del governo di Isabela Peron
Come l'Argentina è sprofondata nell'abiss
Come l'Argentina è sprofondata nell'abiss
di Claudio Tognonato su Il Manifesto del 24/03/2006
di AA.VV. su BBC News del 21/03/2006
News in archivio
su Corriere della Sera del 07/06/2006
Notizie dalla storia - 25 febbraio 1986
Vent'anni fa il presidente Ferdinando Marcos fuggiva dalle Filippine
Dopo 20 anni al potere aveva tentato di truccare le elezioni. La presidenza è assunta da Corazon Aquino
Vent'anni fa il presidente Ferdinando Marcos fuggiva dalle Filippine
Dopo 20 anni al potere aveva tentato di truccare le elezioni. La presidenza è assunta da Corazon Aquino
su redazione del 25/02/2006
La corte d'Assise di Vienna lo condanna per apologia del nazismo. L'imputato in aula: "Mi sono sbagl
Tre anni di carcere a Irving lo storico che negò l'Olocausto
Tre anni di carcere a Irving lo storico che negò l'Olocausto
su La Repubblica del 20/02/2006
In biblioteca
di Ryszard Kapuscinski
Feltrinelli Editore, 2009
Feltrinelli Editore, 2009