Esportare il fascismo. Collaborazione di polizia e diplomazia culturale tra Italia fascista e Portogallo di Salazar (1928-1945)
Edito da CLUEB, 2009
250 pagine, € 27,00
ISBN 9788849130744
di Mario Ivani
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
La ricerca, condotta negli archivi italiani e portoghesi, analizza le strategie adottate dal fascismo per favorire la deriva autoritaria portoghese e attirare nella propria sfera di influenza il regime di Salazar. Per agevolare il lettore italiano, il primo capitolo fornisce un quadro della situazione politica portoghese nell'epoca dei fascismi, in cui vengono ripercorse le tappe fondamentali dell'ascesa al potere del salazarismo e le caratteristiche assunte dal regime. Il lavoro si sofferma sull'azione di singoli agitatori politici, intellettuali e movimenti dottrinari portoghesi che fecero del fascismo il proprio punto di riferimento, per poi entrare nel cuore della relazione fra fascismo e salazarismo; ai primi, fallimentari approcci, seguì una più complessa e lungimirante strategia di esportazione dell'"idea" fascista, finalizzata a favorire la fascistizzazione dell'Estado Novo e a destabilizzarne i legami con la Gran Bretagna e la Francia. I principali strumenti di questa diplomazia parallela furono i rapporti tra le polizie politiche e la diplomazia culturale. L'azione degli emissari di Mussolini venne favorita da un partito informale filofascista presente all'interno dell'elite locale.
La ricerca, condotta negli archivi italiani e portoghesi, analizza le strategie adottate dal fascismo per favorire la deriva autoritaria portoghese e attirare nella propria sfera di influenza il regime di Salazar. Per agevolare il lettore italiano, il primo capitolo fornisce un quadro della situazione politica portoghese nell'epoca dei fascismi, in cui vengono ripercorse le tappe fondamentali dell'ascesa al potere del salazarismo e le caratteristiche assunte dal regime. Il lavoro si sofferma sull'azione di singoli agitatori politici, intellettuali e movimenti dottrinari portoghesi che fecero del fascismo il proprio punto di riferimento, per poi entrare nel cuore della relazione fra fascismo e salazarismo; ai primi, fallimentari approcci, seguì una più complessa e lungimirante strategia di esportazione dell'"idea" fascista, finalizzata a favorire la fascistizzazione dell'Estado Novo e a destabilizzarne i legami con la Gran Bretagna e la Francia. I principali strumenti di questa diplomazia parallela furono i rapporti tra le polizie politiche e la diplomazia culturale. L'azione degli emissari di Mussolini venne favorita da un partito informale filofascista presente all'interno dell'elite locale.
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