Il libro dei deportati. Vol. 1: I deportati politici 1943-1945
Edito da Mursia, 2009
2.554 pagine, € 120,00
ISBN 9788842542285
di AA.VV.
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Questo libro riporta 23.826 nomi di deportati politici italiani, con le date e i luoghi di nascita, di arresto, di detenzione, di liberazione o di morte. Ogni scheda riassume la tragedia individuale delle decine di migliaia di italiani, uomini e donne, che tra il 1943 e il 1945 furono deportati per motivi politici nei lager nazisti. Tragedie individuali che il lavoro degli storici ha ricomposto e analizzato per ricostruire l'universo della deportazione politica: dai primi italiani destinati a Dachau o Mauthausen, quando l'Italia monarchico-fascista era ancora un fedele alleato della Germania di Hitler, ai militanti antifascisti arrestati tra l'ottobre del 1943 e il marzo del 1944; dai partigiani e fiancheggiatori della Resistenza, ai rastrellati, capitati per caso in mezzo ad azioni di controguerriglia; dai responsabili di infrazioni alle norme in vigore sotto la RSI o nelle zone direttamente controllate dal Terzo Reich, ai detenuti per reati comuni messi a disposizione dell.occupante dal governo di Salò. Per tutti un'unica sorte: finire nel sistema concentrazionario nazista per morire o per uscirne feriti per sempre.
Questo libro riporta 23.826 nomi di deportati politici italiani, con le date e i luoghi di nascita, di arresto, di detenzione, di liberazione o di morte. Ogni scheda riassume la tragedia individuale delle decine di migliaia di italiani, uomini e donne, che tra il 1943 e il 1945 furono deportati per motivi politici nei lager nazisti. Tragedie individuali che il lavoro degli storici ha ricomposto e analizzato per ricostruire l'universo della deportazione politica: dai primi italiani destinati a Dachau o Mauthausen, quando l'Italia monarchico-fascista era ancora un fedele alleato della Germania di Hitler, ai militanti antifascisti arrestati tra l'ottobre del 1943 e il marzo del 1944; dai partigiani e fiancheggiatori della Resistenza, ai rastrellati, capitati per caso in mezzo ad azioni di controguerriglia; dai responsabili di infrazioni alle norme in vigore sotto la RSI o nelle zone direttamente controllate dal Terzo Reich, ai detenuti per reati comuni messi a disposizione dell.occupante dal governo di Salò. Per tutti un'unica sorte: finire nel sistema concentrazionario nazista per morire o per uscirne feriti per sempre.
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