Bande nere. Come vivono, chi sono, chi protegge i nuovi nazifascisti
Edito da Bompiani, 2009
281 pagine, € 17,50
ISBN 9788845262470
di Paolo Berizzi
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Almeno centocinquantamila giovani italiani sotto i 30 anni vivono nel culto del fascismo o del neofascismo. E non tutti, ma molti, nel mito di Hitler. Un'area geografica che attraversa tutta la penisola: dal Trentino Alto Adige alla Calabria, dalla Lombardia al Lazio, da Milano a Roma passando per Verona e Vicenza, culle della destra estrema o, come amano definirla i militanti, radicale. Cinque partiti ufficiali (Forza Nuova, Fiamma tricolore, la Destra, Azione Sociale, Fronte sociale nazionale) - sei, se si considera anche il robusto retaggio di An ormai sciolta nel Pdl. Circa duecento tra associazioni, circoli e centri sociali sparsi nel paese; 63 sigle di gruppi ultrà (su 85) dichiaratamente di destra, e cioè il 75 per cento delle tifoserie che, dietro "il culto" della passione calcistica, compiono aggressioni e altre azioni violenze premeditate. Sono solo alcuni dei numeri di questa inchiesta. Sufficienti, comunque, a testimoniare che l'onda nera sta entrando potentemente nella nostra società, facendo proseliti tra i giovanissimi e con rapporti quantomeno ambigui con la destra istituzionale. Paolo Berizzi accompagna il lettore in questo viaggio nell'area nera del Paese; un mondo per lo più di ragazzi, intessuto di riti e miti considerati sepolti tra le macerie della Storia; un mondo fluido e magmatico, dai contorni tanto labili quanto inquietanti. Un mondo che, se non lasciasse tracce così marcate nella attualità, sarebbe difficile credere che esista davvero.
Almeno centocinquantamila giovani italiani sotto i 30 anni vivono nel culto del fascismo o del neofascismo. E non tutti, ma molti, nel mito di Hitler. Un'area geografica che attraversa tutta la penisola: dal Trentino Alto Adige alla Calabria, dalla Lombardia al Lazio, da Milano a Roma passando per Verona e Vicenza, culle della destra estrema o, come amano definirla i militanti, radicale. Cinque partiti ufficiali (Forza Nuova, Fiamma tricolore, la Destra, Azione Sociale, Fronte sociale nazionale) - sei, se si considera anche il robusto retaggio di An ormai sciolta nel Pdl. Circa duecento tra associazioni, circoli e centri sociali sparsi nel paese; 63 sigle di gruppi ultrà (su 85) dichiaratamente di destra, e cioè il 75 per cento delle tifoserie che, dietro "il culto" della passione calcistica, compiono aggressioni e altre azioni violenze premeditate. Sono solo alcuni dei numeri di questa inchiesta. Sufficienti, comunque, a testimoniare che l'onda nera sta entrando potentemente nella nostra società, facendo proseliti tra i giovanissimi e con rapporti quantomeno ambigui con la destra istituzionale. Paolo Berizzi accompagna il lettore in questo viaggio nell'area nera del Paese; un mondo per lo più di ragazzi, intessuto di riti e miti considerati sepolti tra le macerie della Storia; un mondo fluido e magmatico, dai contorni tanto labili quanto inquietanti. Un mondo che, se non lasciasse tracce così marcate nella attualità, sarebbe difficile credere che esista davvero.
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
L'intervista. Il magistrato di piazza Fontana: ora serve una riconciliazione
«Impunità per i protagonisti che sveleranno i misteri»
Il giudice Salvini: sì a una commissione con giuristi e storici
«Impunità per i protagonisti che sveleranno i misteri»
Il giudice Salvini: sì a una commissione con giuristi e storici
di Giuseppe Guastella su Corriere della Sera del 09/05/2008
La lezione inascoltata della storia
Ha fatto bene il sindaco Cofferati a vietare la manifestazione dei neofascisti nella mia Bologna
Ha fatto bene il sindaco Cofferati a vietare la manifestazione dei neofascisti nella mia Bologna
di Enzo Biagi su L'Espresso del 01/04/2006
di Riccardo Orioles su Reporter Associati del 14/07/2005
News in archivio
Scontri Alta Velocità
Tav, tre proiettili nella buca della Bresso
Dopo i volantini con la stella a 5 punte e il pacco-bomba, preso di mira il numero uno della Regione
Tav, tre proiettili nella buca della Bresso
Dopo i volantini con la stella a 5 punte e il pacco-bomba, preso di mira il numero uno della Regione
su La Stampa del 10/11/2005
su La Repubblica del 03/08/2005
In biblioteca
Edizioni Alegre, 2009