La mafia uccise un angelo senza ali
Edito da L'Unità, 2005
€ 5,90
ISBN 9773917002658
di Salvatore Carnevale
Quarta di copertina
Due colpi in testa, uno in bocca.
Così muore Salvatore Carnevale, sindacalista, socialista, vicino a una cava di pietra. Quel cervello non deve più funzionare, quella bocca non deve più parlare. E' il 6 marzo 1955, a Sciara (Palermo). Carnevale aveva organizzato i contadini, occupato le terre incolte. Ora lavora nella cava, undici ore al giorno, niente diritti. Organizza uno sciopero, un successo. Lo minacciano, non cede. Tre giorni dopo l'ammazzano, perché chi deve capire capisca. Questa è la storia di un processo-farsa, con i testimoni che fanno i nomi dei mafiosi, e alla fine non vengono creduti. Uno di loro ritratta, viene messo in carcere. Ma nella stessa cella degli imputati. E la sua memoria svanisce. In primo grado gli ergastoli. In appello e in Cassazione sentenza annullata. C'è una Madre Coraggio, Francesca Serio. Mamma Carnevale non avrà giustizia, non toglierà il velo nero del lutto. Si confrontano sul banco degli avvocati due futuri Presidenti della Repubblica, Giovanni Leone, che difende i mafiosi, e Sandro Pertini, parte civile.
Due colpi in testa, uno in bocca.
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