“Popoli, nazioni, città d’Europa” Giorgio La Pira e il futuro europeo
Edito da Polistampa, 2008
296 pagine, € 15,00
ISBN 9788859603245
di Giulio Conticelli
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
“Giorgio La Pira, uomo politico di fede e di pace, è stato capace con il suo carisma di affascinare governanti, nazioni e popoli. Profondo europeista e integerrimo amministratore, seppe cogliere anzitempo la portata distruttiva dei totalitarismi del Novecento, comprendere il valore del dialogo tra le genti e coniugare, in un esemplare sodalizio, i principi laici dello Stato con gli slanci e i valori più integri della fede cristiana. (...) Egli, emulo di San Francesco alla corte del Sultano di Babilonia, fece della fede uno strumento di pacificazione universale e non un alibi pretestuoso per fomentare guerre. (...) Nella sua visione il Mediterraneo, lungi dall’essere un mare che divide, era piuttosto un lago che unisce, il lago del dialogo tra le tre grandi religioni monoteistiche, che per millenni hanno intrecciato le loro vicende sulle sue rive: ‘costruire la tenda della pace è anche il destino del Mediterraneo’ scrisse nel suo messaggio all’incontro euro-arabo di Firenze del 1977”
“Giorgio La Pira, uomo politico di fede e di pace, è stato capace con il suo carisma di affascinare governanti, nazioni e popoli. Profondo europeista e integerrimo amministratore, seppe cogliere anzitempo la portata distruttiva dei totalitarismi del Novecento, comprendere il valore del dialogo tra le genti e coniugare, in un esemplare sodalizio, i principi laici dello Stato con gli slanci e i valori più integri della fede cristiana. (...) Egli, emulo di San Francesco alla corte del Sultano di Babilonia, fece della fede uno strumento di pacificazione universale e non un alibi pretestuoso per fomentare guerre. (...) Nella sua visione il Mediterraneo, lungi dall’essere un mare che divide, era piuttosto un lago che unisce, il lago del dialogo tra le tre grandi religioni monoteistiche, che per millenni hanno intrecciato le loro vicende sulle sue rive: ‘costruire la tenda della pace è anche il destino del Mediterraneo’ scrisse nel suo messaggio all’incontro euro-arabo di Firenze del 1977”