I grandi protagonisti del Popolarismo Italiano
Edito da Editrice Rotas, 2005
174 pagine, € 10,00
ISBN 8887927480
di Sandro Fontana
Libro presente nelle categorie:
Finestre sul '900 italiano: tra guerra fredda e anni di piombo → 1. Secondo dopoguerra → I volti della politica
Quarta di copertina
Col popolarismo è stato promosso in Italia nel secondo dopoguerra un modello alternativo di modernizzazione e di industrializzazione non più di tipo autarchico e protezionistico (basato sul sostegno dello Stato e sull’economia di guerra) ma di tipo liberistico ed aperto alla concorrenza internazionale, non circoscritto a ceti medio-alto borghesi, né concentrato solo in alcune “isole” geografiche o grandi industrie, ma diffuso sull’intero territorio nazionale e promosso da ceti popolari medio-bassi. In tal modo dopo il 1945 le vittime economiche e sociali della prima industrializzazione sono diventate protagoniste ed artefici della vera grande industrializzazione italiana, quella che ha consentito ad un paese come il nostro, povero di materie prime e di capitali, e ricco soltanto di braccia da impiegare e di bocche da sfamare, di conquistare in pochi lustri i primi posti nella gerarchia mondiale dei paesi più industrializzati.
Col popolarismo è stato promosso in Italia nel secondo dopoguerra un modello alternativo di modernizzazione e di industrializzazione non più di tipo autarchico e protezionistico (basato sul sostegno dello Stato e sull’economia di guerra) ma di tipo liberistico ed aperto alla concorrenza internazionale, non circoscritto a ceti medio-alto borghesi, né concentrato solo in alcune “isole” geografiche o grandi industrie, ma diffuso sull’intero territorio nazionale e promosso da ceti popolari medio-bassi. In tal modo dopo il 1945 le vittime economiche e sociali della prima industrializzazione sono diventate protagoniste ed artefici della vera grande industrializzazione italiana, quella che ha consentito ad un paese come il nostro, povero di materie prime e di capitali, e ricco soltanto di braccia da impiegare e di bocche da sfamare, di conquistare in pochi lustri i primi posti nella gerarchia mondiale dei paesi più industrializzati.