La mia vita in Oriente, Agende del delegato apostolico - 1: 1935-1939

Edito da Fscire

di Valeria Martano

Quarta di copertina

Le Agende rappresentano una fonte privilegiata per la conoscenza intima del lungo e fecondo periodo "orientale" della vita dì Roncalli, un ventennio che ne abbraccia la maturità e costituisce uno dei tratti più originali della sua vita. Fuori dal limes dell'Occidente cristiano, il cattolico bergamasco fa esperienza dell'alterità e di una complessità che lo coinvolge e lo trasforma interiormente. La celebre espressione "io amo i turchi" esprime bene questo amore per l'altro che diventa un tratto costitutivo della sua spiritualità e incide profondamente sulla sua visione del mondo e della Chiesa, rendendolo capace di una straordinaria estroversione e di un pensiero innovativo, anche se radicato profondamente nel fondamento della Scrittura e della Tradizione. Questo volume presenta le Agende dei primi cinque anni trascorsi come delegato apostolico in Turchia e Grecia. Il 1939 impone infatti una sorta di naturale cesura, caratterizzata da alcuni eventi di carattere personale e da cambiamenti sostanziali nella storia e nella Chiesa, che imprimono una direzione nuova anche alla sua azione di delegato apostolico: la fine del lungo pontificato di Pio XI, l'elezione del card. Pacelli al soglio pontificio, lo scoppio della guerra. Questi primi cinque anni sono percorsi dall'intento di ricollocare la Chiesa nel nuovo contesto creatosi con la dissoluzione del tessuto di coabitazione che aveva caratterizzato per secoli l'Impero ottomano. Vanno così letti l'impegno per favorire findigenizzazione del cattolicesimo orientale, la lotta a1 "nazionalismo esagerato", la rivendicazione dell'autonomia della Santa Sede in campo diplomatico; ma anche l'intensa azione pastorale volta a restituire coraggio e dignità ai cattolici levantini, l'avvio di rapporti con i "fratelli separati", l'apertura all'incontro con tutti "gli uomini di buona volontà", categoria tanto cara al pontificato giovanneo.
Valeria Martano è dottore di ricerca di Storia sociale e religiosa e collabora con l'Istituto per le scienze religiose di Bologna, in particolare per gli studi sull'Oriente cristiano. Ha pubblicato Athenagoras il patriarca (1886-1972), un cristiano tra crisi della coabitazione e utopia ecumenica (1996), e altri saggi sui rapporti ecumenici tra Chiesa cattolica e Ortodossia greca nel Novecento.

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