Primo sangue

Edito da Rizzoli, 2010
248 pagine, € 10,50
ISBN 9788817043892

di Aldo Pecora

Libro presente nelle categorie:
Storia del crimine organizzato in Italia1. Mafia
Quarta di copertina

Il 9 agosto 1991 il giudice Antonino Scoperti veniva ucciso in un agguato a Campo Calabro, lasciando la moglie e la figlia di sette anni Rosanna, della cui esistenza, per motivi di sicurezza, pochissimi sapevano. La morte di Scopelliti. impegnato in quei giorni in Cassazione per il maxi-processo di Palermo, apriva di fatto la stagione delle stragi, il duro ambiguo confronto tra Stato e mafia che avrebbe portato, poco dopo, alle morti di Falcone e Borsellino. Iniziava così una collaborazione inedita e pericolosissima tra mafia e 'ndrangheta, senza l'assenso della quale non sarebbe Stato possibile giustiziare un magistrato in terra calabrese. Eppure il caso fu facilmente insabbiato; i colpevoli, identificati in membri della 'ndrangheta ma, prima ancora, in Totò Riina e Nitto Santapaola quali mandanti, saranno tutti assolti dopo una (unga e dolorosa vicenda processuale. In "Primo sangue" Aldo Pecora riapre il caso Scopelliti ricostruendo una vicenda che ancora costituisce una vergogna per le nostre istituzioni, e narrando non solo eventi inediti, ma una storia familiare difficilissima. Il dolore per quella morie tanto feroce porterà con gli anni Rosanna a impegnarsi attivamente, assieme allo stesso Pecora, nel contrasto civile alla 'ndrangheta con l'associazione Ammazzateci Tutti. Nel tentativo ancora oggi in atto, di fare giustizia anche per la memoria di Antonino Scopelliti.

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