Ricatto allo Stato. Il «41 bis», le stragi mafiose, la trattativa fra Cosa Nostra e le istituzioni
Edito da Sperling & Kupfer, 2011
182 pagine, € 18,00
ISBN 9788820051563
di Sebastiano Ardita
Libro presente nelle categorie:
Quarta di copertina
Divieto di parlare con altri detenuti e di usare il telefono; divieto di ricevere dall'esterno pacchi e denaro; controllo della corrispondenza; esclusione da ogni attività comune. Le regole del regime speciale per i mafiosi in carcere vengono fissate la notte del 19 luglio 1992, poche ore dopo la strage di via D'Amelio. Sono racchiuse in un solo articolo dell'ordinamento penitenziario, il 41 bis, concepito da Giovanni Falcone per isolare i boss che dalle prigioni continuano a esercitare il loro potere criminale. Il 41 bis diventa così, negli anni successivi, l'oggetto di un ricatto di Cosa Nostra allo Stato, e mentre la mafia dissemina di bombe il Paese e manda avvisi inquietanti, la risposta delle istituzioni diventa incerta, se non ambigua. I penitenziari sulle isole vengono smantellati, le richieste di prorogare il regime speciale accantonate. Davvero lo Stato si è piegato alle minacce dei padrini? Si può ipotizzare una trattativa con la Cupola? Muovendo da un punto di osservazione particolarmente interessante, quello del dipartimento che gestisce i detenuti nelle carceri di massima sicurezza, l'autore esamina gli strumenti legislativi messi in atto, dal 1992 a oggi, per contrastare la mafia. E ricostruendo le mosse fatte da uomini di governo e magistrati, la vita e il clima degli istituti di pena, il dibattito e le obiezioni sul carcere duro, aggiunge elementi fondamentali alla questione del supposto cedimento delle istituzioni e dei rapporti fra mafia e politica.
Divieto di parlare con altri detenuti e di usare il telefono; divieto di ricevere dall'esterno pacchi e denaro; controllo della corrispondenza; esclusione da ogni attività comune. Le regole del regime speciale per i mafiosi in carcere vengono fissate la notte del 19 luglio 1992, poche ore dopo la strage di via D'Amelio. Sono racchiuse in un solo articolo dell'ordinamento penitenziario, il 41 bis, concepito da Giovanni Falcone per isolare i boss che dalle prigioni continuano a esercitare il loro potere criminale. Il 41 bis diventa così, negli anni successivi, l'oggetto di un ricatto di Cosa Nostra allo Stato, e mentre la mafia dissemina di bombe il Paese e manda avvisi inquietanti, la risposta delle istituzioni diventa incerta, se non ambigua. I penitenziari sulle isole vengono smantellati, le richieste di prorogare il regime speciale accantonate. Davvero lo Stato si è piegato alle minacce dei padrini? Si può ipotizzare una trattativa con la Cupola? Muovendo da un punto di osservazione particolarmente interessante, quello del dipartimento che gestisce i detenuti nelle carceri di massima sicurezza, l'autore esamina gli strumenti legislativi messi in atto, dal 1992 a oggi, per contrastare la mafia. E ricostruendo le mosse fatte da uomini di governo e magistrati, la vita e il clima degli istituti di pena, il dibattito e le obiezioni sul carcere duro, aggiunge elementi fondamentali alla questione del supposto cedimento delle istituzioni e dei rapporti fra mafia e politica.
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
GIALLI D'ITALIA
Gardini e i padrini
Due colpi esplosi dalla sua pistola. Le pressioni degli uomini di Riina. E il legame con l'uccisione di Borsellino. Ecco perché è stata riaperta l'inchiesta sulla morte
Gardini e i padrini
Due colpi esplosi dalla sua pistola. Le pressioni degli uomini di Riina. E il legame con l'uccisione di Borsellino. Ecco perché è stata riaperta l'inchiesta sulla morte
di Salvo Vitale su Antimafia200 del 26/03/2006
di Lorenzo C. su LorenzoC del 01/02/2004
News in archivio
Strage dei Georgofili
Grasso: «Il "papello" di Riina è ancora sul tappeto. La politica dica cosa vuol fare»
Grasso: «Il "papello" di Riina è ancora sul tappeto. La politica dica cosa vuol fare»
su Liberazione del 27/05/2007
Un servizio dell'Espresso: dopo le indagini su Calcestruzzi la procura di Caltanissetta chiede alla Dia di esaminare il caso
L'ombra della mafia su Gardini riaperta l'inchiesta sul suicidio
L'ombra della mafia su Gardini riaperta l'inchiesta sul suicidio
su La Repubblica del 11/08/2006
su Affari Italiani del 17/07/2006